Ue rivede al rialzo le stime di crescita in Italia. Renzi: «Siamo tornati, finalmente»

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Anche l’Istat alza le stime. Soddisfazione da Mattarella: «Ripresa è prospettiva concreta». Cauto Draghi: «Quadro macroeconomico ancora incerto»

«Sta finendo la dittatura dello zero virgola». È un Matteo Renzi come sempre ottimista e determinato ad andare avanti nella direzione intrapresa dal suo governo quello che, in queste ore, commenta compiaciuto su facebok gli ultimi dati Istat e le previsioni economiche d’autunno rese note dalla Commissione europea.  Si tratta di numeri incoraggianti che delineano il quadro di un Paese in ripresa.

L’esecutivo comunitario ha infatti rivisto al rialzo le stime sul pil italiano sia per quest’anno che per quello successivo: con uno 0,9% per il 2015 che nel 2016 dovrebbe trasformarsi in 1,5%. Sono stati i «prezzi del petrolio bassi e la domanda interna» spiegano da Bruxelles, a dare la spinta alla ripresa che, avviata quest’anno, secondo le previsioni, dovrebbe consolidarsi nel 2016. La Commissione europea ha infatti registrato un graduale miglioramento delle «condizioni del credito, come dimostrano gli stock di famiglie e imprese». Positivi per la ripresa dell’Italia anche elementi come la bassa inflazione, la crescita dell’occupazione e i tagli alle tasse che «sosterranno i redditi aumentando così i consumi».

Si moltiplicano giorno dopo giorno i dati positivi sulla nostra economia. Oggi lo dice l’Istat, e anche in Europa la…

Posted by Matteo Renzi on Giovedì 5 novembre 2015

Buone notizie anche per quanto riguarda il deficit italiano, sempre più lontano dal rischio sforamento del 3%, con un 2,6% registrato quest’anno e un 2,3% previsto per il prossimo. Ampliando il “margine di sicurezza” l’Italia avrebbe anche più possibilità di vedere accolta la propria richiesta di flessibilità. A questo proposito, c’è grande attesa relativamente al giudizio di Bruxelles sulla legge di stabilità, che potrebbe arrivare già il 16 novembre.

Mario Draghi
Mario Draghi

Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, non poteva che esprimere la propria soddisfazione per i dati diffusi in questi giorni: «In un contesto europeo non esaltante, per usare un eufemismo, siamo quelli che hanno rialzato la testa, che ci provano», ha commentato il premier, per poi aggiungere: «Non è un successo per il governo, è un traguardo per l’Italia».
Parole di ottimismo sono arrivate anche dal Capo dello Stato: «Sembra davvero – ha dichiarato Mattarella – che stiamo uscendo dalla crisi e quindi la ripresa è una prospettiva concreta».

Nonostante l’entusiasmo dei vertici italiani, la cautela è d’obbligo: esistono infatti i fattori esterni che possono turbare il percorso di crescita avviato quest’anno. Si pensi al crollo della Cina e alle conseguenza che questo ha avuto sull’Eurozona e sulle esportazioni. Particolarmente prudente nelle dichiarazioni si mostra il presidente della Bce Mario Draghi, che ricorda: «Il quadro macroeconomico è ancora incerto».

Valdis Dombrovskis
Valdis Dombrovskis

Nonostante questo, l’Italia si sta rendendo sempre più autosufficiente, come ha voluto sottolineare il vicepresidente Valdis Dombrovskis, che ha notato come il Belpaese sia sempre «meno dipendente da fattori temporanei come indebolimento dell’euro, calo dei prezzi petroliferi e allentamento della politica monetaria della Bce».

I dati diffusi dalla Commissione europea vanno ad affiancare quelli dell’Istat, anch’essi piuttosto positivi, con un pil in crescita dello 0,9% per quest’anno e dell’1,4% per il 2016, così come previsto anche per il 2017. A fare da traino alla ripresa, secondo l’Istat, è soprattutto la domanda interna.

 

 

 

 

Valentina Ferraro
Foto © European Commission 2015

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Valentina Ferraro
Laureata in letteratura contemporanea, ha lavorato per diversi anni come editor per una casa editrice romana, per poi avvicinarsi alla sua più grande passione: la scrittura, intesa come mezzo di comunicazione a 360 gradi. Ha iniziato scrivendo di cinema e cultura per diverse testate sia online che cartacee (fra queste, “Il quotidiano della Sera” e il settimanale “Il Punto”). Dopo il primo viaggio a Bruxelles, nel 2014, ha scoperto un forte interesse per l’Unione europea, iniziando così ad approfondire le tematiche relative all’Ue. La spiccata curiosità per l’universo della “comunicazione 2.0” l’ha portata a mettersi alla prova anche come blogger. Di recente la scrittura ha incontrato un’altra sua grande passione: l’enogastronomia.

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