Ue-Turchia: revisione dell’unione doganale in ottica TTIP

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Bruxelles e Ankara si preparano ad aggiornare l’Accordo del 1995 in vista della nascita della futura area di libero scambio Ue-Usa

Turchia ed Unione Europea confermano che l’Accordo che nel 1995 aveva istituito l’unione doganale tra le due aree commerciali, e tutt’ora vigente, verrà rivisto ed aggiornato, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa azera Trend citando fonti Ue. Nello scorso maggio il Commissario Ue al commercio, Cecilia Malmstrom, aveva incontrato l’allora ministro dell’Economia turco Nihat Zeybekci con cui ha concordato di modernizzare il ventennale accordo per migliorare i rapporti economici bilaterali UE-Turchia.

La Turchia è il settimo partner commerciale dell’Unione Europea e l’Unione Europea è il principale partner commerciale della Turchia. In questi vent’anni l’unione doganale euro-turca, che copre tutti i prodotti industriali e prodotti agricoli trasformati, ha contribuito a determinare un notevole grado di integrazione dei mercati, in particolare nel campo della libera circolazione delle merci.

Ora l’upgrade dell’Accordo punta ad allargare le attività di libero scambio ai servizi e alle norme sugli appalti pubblici, che richiederanno tuttavia un lavoro preparatorio interno. Inoltre, prima di avviare i negoziati la Commissione in primo luogo avrà bisogno di chiedere al Consiglio Europeo un mandato che definisca le direttive per il negoziato.

Bandiera della TurchiaTale decisione si è resa necessaria nell’ottica della prossima firma del TTIP, l’accordo di libero scambio tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti, che Ankara teme possa provocare un danno economico da miliardi di dollari per le sue attività produttive. Il governo turco ha già fatto sapere di essere pronto ad uscire unilateralmente dall’unione doganale se l’Ue decidesse di firmare il TTIP senza rivedere l’Accordo vigente con la Turchia.

Alessandro Ronga

Foto © Wikicommons, © European Community

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Alessandro Ronga
Giornalista e blogger, si occupa di Russia e dei Paesi dell'ex Urss. Scrive per il quotidiano "L'Opinione" e per la rivista online di geopolitica "Affari Internazionali". Ha collaborato per il settimanale "Il Punto". Nel 2007 ha pubblicato un saggio storico sull’Unione Sovietica del dopo-Stalin.

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