Pio XII il “riscoperto” Papa della carità e della pace

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Migliaia di persone furono salvate daI pontefice nella seconda guerra mondiale, su di lui è in corso una causa di beatificazione affidata da Benedetto XVI ai Gesuiti

Eugenio Pacelli, Pio XII è uno dei Papi più importanti del Novecento. Un pontefice discusso che fu chiamato a guidare la Chiesa cattolica negli anni terribili della seconda guerra mondiale e della guerra fredda. Su questo personaggio Rai Cultura dedica la puntata di “Italiani”, il programma di Paolo Mieli in onda martedì 12 gennaio alle 22 su Rai Storia, presentato in anteprima presso la Curia generalizia dei Gesuiti in Borgo S.Angelo, presenti tra gli altri, Padre Gumpel postulatore della causa di beatificazione.

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Padre Gumpel

Pio XII in uno dei periodi più oscuri e spaventosi della storia dell’umanità, affrontò nemici ben più temibili di quell’Attila che Papa Leone Magno era riuscito a fermare nel suo impeto distruttivo. Prudenza e semplicità furono gli atteggiamenti che quest’Uomo di Dio realizzò, cercando, spesso non compreso, di contrastare il male nazista che avanzava in Europa.

Eugenio Pacelli era stato eletto al soglio di Pietro il 2 marzo 1939, giorno del suo compleanno, pochi mesi prima dello scoppio della seconda guerra mondiale. Alla cerimonia di insediamento assistettero rappresentanti di Paesi cattolici e non cattolici, il regime nazista non inviò alcun rappresentante e neppure un messaggio ben sapendo l’avversione di Pacelli per Hitler.

DSCN0273«Abbiamo cercato di riscostruire l’anima di Papa Pacelli» dichiara Antonia Pillosio autrice del documentario – «è stato considerato un pontefice freddo, lontano dalla gente, mentre fu molto vicino ai cittadini romani e agli ebrei in particolare». Volle che i religiosi aprissero le porte delle Chiese e degli istituti in città e fuori Roma affinchè i fratelli ebrei fossero ospitati per sfuggire alle deportazioni. Furono oltre 4 mila gli ebrei che trovarono protezione nei conventi anche di clausura durante l’occupazione nazista. Istituì in Vaticano l’ufficio “Ricerche e Prigionieri” per mezzo del quale fu possibile a molti avere informazioni sui prigionieri sparsi nei vari angoli del mondo. La sua assistente Suor Pascalina Lehnert, fu incaricata di sovrintendere alle opere di assistenza per la distribuzione di derrate alimentari agli istituti che ospitavano i senzatetto e i profughi. DSCN0260Il pontefice chiese aiuto agli Stati Uniti, e durante la guerra arrivarono in Vaticano oltre mille vagoni con tonnellate di generi alimentari che furono distribuiti ovunque vi fosse necessità. In Vaticano furono allestiti e gestiti dal “Circolo SanPietro” numerosi refettori per sfamare le migliaia di sfollati anche nella Villa Pontificia di Castel Gandolfo.

Le immagini del documentario mostrano anche Pio XII nel quartiere San Lorenzo di Roma tra la folla dopo l’attacco bellico alleato, portando il conforto della Chiesa. In quella occasione il Vaticano fece pervenire agli Alleati vibrate proteste che evitarono ulteriori distruzioni e stragi.

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Barbara Frale

In quegli anni di dominazione nazista a Roma, la Chiesa Cattolica ospitò oltre gli ebrei, anche oppositori politici al fascismo come Pietro Nenni che trovò rifugio in Laterano. Poco noto è il piano segreto di Hitler per rapire il Papa e condurlo in Germania. Pio XII ne venne a conoscenza e per sventarlo aveva predisposto una lettera di dimissioni in modo tale che Hitler avrebbe avuto come prigioniero non il Papa ma il Card.Pacelli. Nel documentario Paolo Mieli fa riferimento anche alla storica Barbara Frale, officiale dell’Archivio Segreto Vaticano, che nel suo libro “Il Principe e il Pescatore” su Pio XII il Nazismo e la tomba di San Pietro, rivela che durante il periodo della guerra la zona interessata agli scavi, voluti da Pacelli, nella Basilica di San Pietro per ritrovare la tomba dell’apostolo, furono luoghi di incontri segreti con organizzazioni che si opponevano alla barbarie nazista.

Spunti biografici importanti e inediti sono stati suggeriti da Padre Peter Gumpel, dagli storici Matteo Luigi Napolitano e Andrea Riccardi. Erano presenti, all’incontro con i giornalisti, anche Grazia Di Veroli Consigliera della Sezione di Roma dell’ANED – Associazione Nazionale ex deportati nei Campi nazisti – e Renato Astrologo sopravvissuto al bombardamento di Roma.

 

Giancarlo Cocco

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Giancarlo Cocco
Laureato in Scienze Sociali ad indirizzo psicologico opera da oltre trenta anni come operatore della comunicazione. Ha iniziato la sua attività giornalistica presso l’area Comunicazione di Telecom Italia monitorando i summit europei, vanta collaborazioni con articoli sul mensile di Esperienza organo dell’associazione Seniores d’Azienda, è inserito nella redazione di News Continuare insieme dei Seniores di Telecom Italia ed è titolare della rubrica “Europa”, collabora con il mensile 50ePiù ed è accreditato per conto di questa rivista presso la Sala stampa Vaticana, l’ufficio stampa del Parlamento europeo e l’ufficio stampa del Ministero degli Affari Esteri. Dal 2010 è corrispondente da Roma del quotidiano on-line delle Marche Picusonline.

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