Coalizione anti Isis: Pinotti a Parigi per riunione dei ministri della Difesa

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Riunione informale ristretta tra i responsabili di Australia, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi e Regno Unito insieme al Segretario della difesa statunitense Carter

Si è tenuta ieri una nuova riunione informale ristretta tra i ministri della Difesa della coalizione occidentale anti Isis. I rapprensentati dei Paesi Ue e Nato Francia, Germania, Italia Paesi Bassi e Regno Unito, insieme all’Australia e al Segretario della difesa statunitense Carter hanno discusso dell’impegno condiviso di tutti i Paesi della coalizione per accelerare e intensificare la campagna contro l’Isis-Daesh (nome dello Stato islamico in arabo) non solo attraverso lo strumento militare ma con uno sforzo complessivo finalizzato alla definitiva sconfitta dell’organizzazione terroristica.

871a7743-9f9c-4953-b438-5ea257339e90493MediumL’incontro, scaturito dall’invito congiunto del ministro della Difesa francese, Jean Yves Le Drian, e del Segretario della difesa statunitense Ashton Carter, aveva l’obiettivo di delineare la situazione militare siro-irachena nell’ottica di dare nuovo impulso e unitarietà d’indirizzo alla coalizione anti Stato islamico. Durante la riunione sono state discusse le priorità della campagna militare per i prossimi mesi anche sotto l’aspetto del coordinamento con gli ambiti non militari includendo anche quello di stabilizzazione e umanitario, dei foreign fighters e del contrasto al finanziamento e alla propaganda.

Nell’esaminare il possibile sviluppo di una ulteriore fase delle azioni della coalizione anti-Daesh i ministri hanno convenuto che è essenziale assicurare la coerenza degli interventi militari con le altre azioni tese a raggiungere e sostenere la stabilità politica nella regione. In tale quadro è stato riconosciuto anche il ruolo svolto delle forze locali che si oppongono con fermezza all’Isis.

Ministro_Pinotti_hdIl ministro Roberta Pinotti ha illustrato nel dettaglio il contributo nazionale agli sforzi della coalizione ricordando il forte impegno della Difesa italiana nell’addestramento delle forze di sicurezza locali. A tal proposito ha ricordato che l’Italia ha portato a 750 uomini il proprio contingente che comprende sia gli addestratori in territorio iracheno sia gli equipaggi degli assetti aerei per compiti di ricognizione e supporto a favore della coalizione. La titolare della Difesa ha poi sottolineato la necessità di rafforzare le altre dimensioni della lotta contro Daesh, secondo l’approccio multidimensionale della coalizione, come il contrasto al finanziamento del terrorismo, al reclutamento e alla propaganda.

La riunione ha consentito di fare anche un punto della situazione sulla situazione in Libia. Il ministro italiano ha ricordato i recenti sviluppi del processo politico che ha portato, nella giornata di martedì, alla formazione del governo libico il quale – ha sottolineato la Pinotti – dovrà definire quanto necessario per la stabilità del Paese potendo contare sull’assistenza e appoggio della comunità internazionale. In tale contesto – ha concluso il ministro – l’Italia conferma la disponibilità ad assumere la leadership delle iniziative nel settore della sicurezza sulla base delle richieste del governo libico e nel quadro delle determinazioni dell’Onu.

DifesaSugli stessi temi il ministro Pinotti e il collega francese Le Drian si erano confrontati anticipatamente, condividendo la visione attuale circa le crisi in atto in Libia e Siria. I due ministri si sono concentrati inoltre sulla cooperazione italo-francese in ambito Nato e sul prossimo vertice italo-francese in programma il prossimo 8 marzo a Venezia. A margine della ministeriale, il ministro Pinotti ha incontrato anche il collega inglese, Michael Fallon per approfondire principalmente il tema della crisi libica e gli aspetti correlati alle attività della coalizione anti Isis.

 

Fiasha Van Dijk

Foto © Archivio Ministero della Difesa italiano

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Fiasha Van Dijk
Fondamentalmente apolide, proveniente solo "per caso" dai Paesi Bassi, figlia di immigrati di due continenti diversi da quello in cui vivo, spero di portare i resoconti dei pregi delle politiche dell'integrazione, della salute e della medicina dal resto d'Europa...

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