Rafforzare la cooperazione dei Paesi dell’Europa sud-orientale

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Si è concluso in Turchia il secondo consiglio CoMoCoSEE sulla protezione del patrimonio culturale e per rafforzare la cooperazione regionale

E’ finita la due giorni (24 e 25 febbraio), che si è svolta ad Istanbul, del II Consiglio dei ministri della Cultura dell’Europa del Sud Est CoMoCoSEE (acronimo inglese per Council of Ministers of Culture of South East Europe). Hanno partecipato i rappresentanti dei Paesi membri: Albania, Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Grecia, Kosovo, Macedonia, Moldavia, Montenegro, Romania, Serbia, Slovenia oltre al vicedirettore generale alla Cultura dell’Unesco Francesco Bandarin.

153801,kapakL’iniziativa si propone di realizzare il rafforzamento delle relazioni di buon vicinato tra i Paesi dell’Europa sud-orientale al fine di creare un’area di pace, stabilità, sicurezza e collaborazione nel campo della cultura e non solo, nonché la piena integrazione della regione nelle strutture europee ed euro-atlantiche. Padrone di casa quest’anno il ministro della Cultura e del Turismo della Repubblica di Turchia Mahir Ünal.

Tema principale di questo incontro “La protezione del patrimonio culturale dei Paesi del Sud Est dell’Europa e la gestione sostenibile: in primo luogo per rafforzare la cooperazione regionale nel campo della cultura, sfide e opportunità”. E’ possibile rivedere le fasi salienti della due giorni al seguente video https://www.youtube.com/watch?v=4G_j1RCKPyc&feature=youtu.be

20160225043543Nell’occasione il ministro turco Ünal ha voluto ricordare i successi del Paese ospitante nell’organizzazione degli ultimi eventi internazionali e ha precisato che si stanno valutando con attenzione gli sviluppi di quest’area e del mondo: «Ciò che vogliamo proteggere, oggi, come patrimonio mondiale dell’umanità è quello che essa ha costruito con tenacia nel corso dei millenni. Con tutti i Paesi del Sud Est dell’Europa siamo uniti per proteggere questo patrimonio e lavoriamo insieme su questo obiettivo dato che abbiamo l’obbligo morale di consegnarlo alle generazioni future, aggiungendo ciò che stiamo producendo oggi».

«Per riuscire a lasciare questa eredità culturale» – ha concluso Ünal – «prima di tutto dobbiamo liberarci dalle nostre paure, dalla violenza, dall’odio e dal terrorismo. Dobbiamo trasformare la nostra collaborazione in condivisione, in reciproco aiuto, rimanendo fedeli ai valori universali dell’umanità. Con tutti i Paesi partecipanti condividiamo lo stesso pensiero e la volontà di sviluppare strategie comuni».

 

Ayla Şahin

Foto © Turchia – Ministero della Cultura e del Turismo

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