Calabria selvaggia e ospitale: alla scoperta di Trebisacce

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Mare bandiera blu, natura incontaminata e archeologia: questo e molto altro aspetta i visitatori nel piccolo comune dell’Alto Jonio cosentino

D’estate si arriva in Calabria attratti dallo splendido mare eppure, se ci si lascia trasportare dalla curiosità, si possono scoprire bellezze inaspettate. Succede così a Trebisacce, piccolo comune in provincia di Cosenza che si affaccia sul mare Jonio. Bandiera blu per il terzo anno consecutivo, qui i turisti possono godersi il mare in un contesto dove la natura la fa da padrona. Trebisacce è infatti nota anche per i suoi giardini e i rigogliosi agrumeti: su queste pianure, fino a estate inoltrata, si raccoglie il famoso “Biondo”, una varietà di arance “tardiva”, che si contraddistingue per la sua dolcezza. Un piccolo tesoro di questi luoghi che viene utilizzato anche per produrre confetture di alta qualità.

Non è soltanto la natura a stupire qui a Trebisacce: il comune ha infatti origini antichissime e offre spunti interessanti anche per itinerari storico-archeologici.  Da visitare, il sito archeologico del Broglio: antico villaggio abitato fra il 1700 e il 710 a.C. che venne inspiegabilmente abbandonato in seguito all’arrivo dei coloni Greci che fondarono Sibari.

Caratteristico anche il centro storico di Trebisacce con le sue piccole viuzze che conducono in luoghi dai nomi “magici”: come la piazza del Cannone, dove le acque sorgive sgorgavano con una tale pressione da ricordare la forza di un cannone. Antico ritrovo di giovani donne e uomini che utilizzavano l’acqua ognuno per i propri “mestieri”, è ora sede di alcuni eventi estivi, fra i quali un festival di poesia che si svolge il secondo weekend di agosto.

Sempre fra le strette vie del centro storico è situato il caratteristico Museo dell’arte olearie e della civiltà contadina Ludovico Noia, ricco di oggetti antichi e curiosità. Poco distante,  la chiesa madre dal tetto ligneo. Al suo interno, è conservato un raro esemplare di  Cristo in legno snodabile risalente al 1400.

Infine, una visita in questi luoghi non può concludersi senza una tappa presso l’area ambientale protetta del bosco di Trebisacce, nei pressi della Torre di Albidona. L’area fa parte della “Rete Natura 2000”, ed è stata riconosciuta sito di interesse comunitario nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013. Grazie al Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) la regione Calabria ha infatti potuto finanziare gli interventi per accrescere lo sviluppo di quest’area. Qui vivono piante della macchia mediterranea e animali a rischio estinzione. Per questo il bosco, che si estende in prossimità della Fiumara Avena, è visitabile solo su prenotazione contattando il Consorzio di Bonifica Integrale dei Bacini dello Jonio Cosentino (www.cbjoniocosentino.it).

 

 

Valentina Ferraro

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Valentina Ferraro
Laureata in letteratura contemporanea, ha lavorato per diversi anni come editor per una casa editrice romana, per poi avvicinarsi alla sua più grande passione: la scrittura, intesa come mezzo di comunicazione a 360 gradi. Ha iniziato scrivendo di cinema e cultura per diverse testate sia online che cartacee (fra queste, “Il quotidiano della Sera” e il settimanale “Il Punto”). Dopo il primo viaggio a Bruxelles, nel 2014, ha scoperto un forte interesse per l’Unione europea, iniziando così ad approfondire le tematiche relative all’Ue. La spiccata curiosità per l’universo della “comunicazione 2.0” l’ha portata a mettersi alla prova anche come blogger. Di recente la scrittura ha incontrato un’altra sua grande passione: l’enogastronomia.

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