Roaming: la proposta Ue non convince gli operatori

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Necessario porre un limite in volumi sull’utilizzo del telefono all’estero per «affrontare i problemi di abuso e di comportamenti anomali»

La strada che conduce all’abolizione del roaming nel giugno 2017 sembra essere a ogni passo più tortuosa. Se soltanto un mese fa la Commissione sembrava concorde nell’affermare la necessità di non porre limiti né di tempo né di volume «per i consumatori quando usano i loro apparecchi mobili all’estero nell’Ue», ora la questione torna a essere discussa. A sollevare dubbi al riguardo, il Berec, l’Organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche, che ha espresso la propria contrarietà alla proposta  portata avanti dell’esecutivo Ue.

Anche gli operatori di Etno e Gsma hanno appoggiato la posizione del Berec che ha dichiarato di ritenere necessaria l’introduzione di limiti in termine di volumi. «Crediamo che la certezza regolamentare e la coerenza siano di fondamentale importanza, in quanto la loro mancanza potrebbe aprire la strada a cause legali», hanno dichiarato Etno e Gsma. A preoccupare gli operatori sarebbero soprattutto le «incoerenze» e l’effettiva efficacia «nel prevenire distorsioni sui mercati nazionali».

Il nodo della questione è l’ultima proposta attuativa dell’esecutivo comunitario nella quale, contrariamente a quanto contenuto nel testo legislativo Participation of Kristalina Georgieva at the EP plenary sessionadottato già dal 2015, non è previsto alcun tipo di limite  «per il roaming come a casa». Questo particolare è, secondo gli operatori, di fondamentale rilevanza, in quanto non permette di evitare gli abusi di quanti potrebbero in questo modo usare costantemente una carta sim di un altro Paese in cui le tariffe siano più vantaggiose rispetto a quelle nazionali.  Se non si pongono limiti al roaming, sostiene il Berec,  diventa impossibile per gli operatori limitarlo ai “viaggi periodici”.

La richiesta è dunque quella di introdurre un limite che sia sancito in termine di volumi:  quello temporale stabilito precedentemente in 90 giorni era stato infatti duramente criticato, tanto da portare alla sua abolizione e all’attuale proposta di utilizzo illimitato del roaming. Proprio per questo motivo gli operatori appoggiano ampiamente la proposta del Berec che consiste nel fissare un limite di volume per il roaming al difuori del proprio Paese, riservato a tutti gli abbonamenti nazionali illimitati. Sussistono invece dei dubbi da parte degli operatori relativamente al limite indicato, pari a 1429 Megabite al mese, calcolato seguendo la media dei tre consumi europei più alti.
«Semplici limiti per un uso equo basati sul volume – ha sottolineato il Berec – aiuterebbero ad affrontare i problemi di abuso e di comportamenti anomali, migliorando allo stesso tempo la sostenibilità per alcuni operatori e la chiarezza per i consumatori».

Valentina Ferraro
Foto © European Union

 

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Valentina Ferraro
Laureata in letteratura contemporanea, ha lavorato per diversi anni come editor per una casa editrice romana, per poi avvicinarsi alla sua più grande passione: la scrittura, intesa come mezzo di comunicazione a 360 gradi. Ha iniziato scrivendo di cinema e cultura per diverse testate sia online che cartacee (fra queste, “Il quotidiano della Sera” e il settimanale “Il Punto”). Dopo il primo viaggio a Bruxelles, nel 2014, ha scoperto un forte interesse per l’Unione europea, iniziando così ad approfondire le tematiche relative all’Ue. La spiccata curiosità per l’universo della “comunicazione 2.0” l’ha portata a mettersi alla prova anche come blogger. Di recente la scrittura ha incontrato un’altra sua grande passione: l’enogastronomia.

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