All’Open Day della John Cabot University “l’effetto Trump”

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Alla sede romana della JCU, fra le maggiori università americane in Europa, venerdì 16 si parlerà di imprenditoria e di politica internazionale presso l’Accademia dei Lincei

«Di fronte ad un mondo sempre più velocemente trasformato dai cambiamenti tecnologici, demografici e ambientali, abbiano il dovere di educare i giovani a esser pronti per le nuove sfide con intelligenza, capacità e compassione, senza dimenticare il passato ma pronti ad affrontare il futuro con coraggio ed entusiasmo». È la dichiarazione con cui il presidente della John Cabot University, Franco Pavoncello, aprirà l’Open Day dell’università americana a Roma venerdì 16 dicembre presso l’Accademia dei Lincei.

«L’obiettivo dell’istituzione universitaria deve essere quello di far ottenere il lavoro ai nostri ragazzi, non il cosiddetto “pezzo di carta”. In questa ottica, la John Cabot University forma gli studenti rispetto al cambiamento, rapido e continuo, con il quale dovranno confrontarsi, fornendo loro le competenze giuste per poter concorrere con successo nel mercato globale e a livello internazionale. Quello che vale oggi, infatti, potrà rivelarsi anacronistico fra cinque anni, forse meno», ha spiegato Michèle Favorite, docente di Comunicazione aziendale della JCU.

3L’Open Day consentirà ai ragazzi e alle loro famiglie, provenienti da Roma e da tutta Italia (alla JCU studiano giovani di 70 nazioni del mondo) di conoscere gli aspetti del campus di Trastevere. Le sessioni informative, in italiano e in inglese, illustreranno i corsi di laurea, la vita studentesca, i servizi residenziali e le agevolazioni economiche offerte. Porte aperte al pubblico previa prenotazione all’indirizzo di posta elettronica: orientamento@johncabot.edu

In particolare l’Open Day sarà articolato in due sezioni: la mattina (ore 10-13) in inglese, il pomeriggio (ore 15-17.30) in italiano. Nel corso della mattina si terrà la presentazione dell’ateneo e, a seguire, avranno luogo le due conferenze, strutturate come lezioni per gli studenti: “After Obama: the world and the U.S.” alle 11.15, a cura della professoressa Pamela Harris, e “Entrepreneurship: art o science?” alle 12.15, a cura della professoressa Silvia Pulino. Nel corso del pomeriggio interverrà il presidente della JCU, Franco Pavoncello, ed è previsto lo svolgimento del test sulla conoscenza della lingua inglese.

 

Leonida Valeri

Foto © JCU

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Leonida Valeri
Giornalista professionista e architetto, scrive su “Eurocomunicazione” e si occupa da oltre vent’anni di comunicazione istituzionale presso enti pubblici e privati. Ha iniziato come cronista al “Momento Sera” e all’“Indipendente”. È stato inviato per le pagine della Cultura e dei Motori del “Tempo” e autore di inchieste pubblicate dal “Giornale”. Ha scritto per il settimanale “Il Borghese” e ha curato la rubrica scientifica “La Mela di Isacco” per il mensile “Area”. S’è occupato di cronaca nazionale per “News Mediaset”. Ha scritto un format televisivo e un monologo teatrale sulla sicurezza stradale, “Strada Maestra” e “Testacoda”, un format per un giornale radio di news curiose, “Questa è Grossa”, ed è coautore di un format Tv sull’orientamento al lavoro, “Get the Job!”. Ha pubblicato un romanzo, intitolato “Missione Cocomero enoissiM oremocoC”, prendendo spunto da alcune notizie strane, ma vere, apparse negli anni sui media. È un pittore Effettista. Il suo dipinto “Sogno durante il lockdown” ha ricevuto la menzione della critica alla 43ª edizione del concorso “Medusa Aurea” dell’Accademia internazionale d’arte moderna

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