Milano in corsa per EMA con l’appoggio delle Istituzioni

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L’Agenzia europea per i medicinali, con sede attualmente a Londra, sarà una dei due organismi comunitari che con la Brexit dovranno lasciare la capitale britannica

Un effetto immediato e concreto della Brexit apertasi ufficialmente ieri è il trasferimento del peso massimo EMA (European Medicines Agency), l’Agenzia europea per i medicinali, dalla sede di Londra a un’altra città di uno dei 27 rimanenti Stati dell’Unione europea. In prima fila, con uno dei migliori mazzi serviti e/o in allestimento c’è Milano, forte del rafforzato ruolo post Expo. Come scrive la rivista Science, al momento almeno sette Stati membri dell’Ue hanno espresso interesse per ospitare l’EMA in una delle loro città, ma Milano, assieme a Paesi Bassi e Austria, figura tra i migliori piazzati nella griglia di partenza che vedrà la bandiera a scacchi sventolare il prossimo giugno.

EMA=lavoro

Il governatore della Regione Lombardia, Roberto Maroni, da Londra ha calato l’asso mettendo a disposizione addirittura la sede del Consiglio Regionale, Palazzo Pirelli, per ospitare la struttura perché «è l’unica possibilità che abbiamo per competere con le altre città candidate», ha dichiarato Maroni, a Londra questa settimana per avanzare nel dossier candidatura e riuscire a spuntare la partita. Un colpo non da poco se pensiamo che EMA ospita circa 1000 persone con un forte indotto che le ruota attorno. «È un sacrificio ma farebbe di Milano la capitale europea strategica della ricerca biomedica», ha commentato Maroni.

Il sindaco di Milano Beppe Sala era anche lui assieme ad altri emissari del governo italiano nella capitale inglese, e ha spiegato che la competizioni fra le top EU cities per accaparrarsi la sede non sarà una battaglia facile, ma «possiamo giocarci le nostre carte», ha rilanciato.

Settore strategico

EMA ha il compito di vigilare e coordinare la valutazione dei farmaci messi in commercio dell’Unione europea. Non esegue direttamente esami di laboratorio, ma analizza e rivede la documentazione presentata dalle aziende farmaceutiche, che devono rispettare numerosi criteri nella fase di sviluppo e test dei loro medicinali. L’EMA diffonde periodicamente linee guida e altre informazioni in numerosi ambiti della medicina, dai vaccini ai medicinali, passando anche per i prodotti utilizzati in ambito veterinario. Il lavoro dell’EMA è svolto da una serie di comitati scientifici, sotto il controllo di un Segretariato, di cui fanno parte due membri per ciascuno Stato della Ue, due membri della Commissione europea e due del Parlamento europeo.

EMA esiste dal 1995 e ha a disposizione un budget annuale intorno ai 300 milioni di euro e organizza numerosi incontri, conferenze e riunioni: in media sono 500 meeting internazionali all’anno per un totale di 65mila partecipanti. La città che la ospiterà usufruirà di un indotto molto importante considerata la quantità di persone che raggiungono la sede dell’EMA e necessitano di alberghi, ristoranti, mezzi pubblici, ecc..

 

Andrea Maresi

 

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