Fiumicino si conferma al vertice in Europa per qualità dei servizi

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Nel giudizio dei passeggeri rilevato da Airports Council International, il principale aeroporto italiano mantiene il primo posto tra gli hub Ue grazie ad accoglienza, pulizia e sicurezza

Buone notizie per il sistema aeroportuale del Belpaese: anche durante la prima fase dell’estate – quindi nel periodo di maggiore afflusso di passeggeri – il Leonardo da Vinci si è confermato al vertice in Europa per la qualità dei servizi offerti ai viaggiatori. Nel secondo trimestre 2017, Fiumicino ha infatti mantenuto il primo posto nella classifica ufficiale di AciAirports Council International, l’associazione internazionale indipendente che misura attraverso interviste ai passeggeri la qualità percepita in oltre 300 aeroporti in tutto il mondo. Lo scalo romano, dunque, nel gradimento dei viaggiatori si posiziona primo tra i grandi hub europei, dove figurano scali come  Londra, Monaco, Amsterdam, Madrid e Parigi.

L’accoglienza del personale e il comfort dell’aerostazione sono tra le caratteristiche più apprezzate dai turisti. Gradimento particolarmente elevato anche per servizi operativi  come i controlli security – per cortesia del personale, accuratezza e velocità – e passaporti, per la rapidità del controllo ottenuta anche grazie all’installazione da parte di Aeroporti di Roma (Adr) di 32 eGates per la lettura digitale del passaporto europeo (foto a destra). Tra i servizi più sentiti dai passeggeri, figurano la pulizia generale dei Terminal e delle toilette, la visibilità e chiarezza dei monitor informativi e l’efficienza e gentilezza del personale addetto alle operazioni di check-in. Fortemente utilizzato e apprezzato anche il wi-fi gratuito e senza limiti di Adr, a cui si collegano in media un milione di passeggeri ogni mese.

A consolidare il primato ha contribuito in modo importante anche l’entrata in operatività della nuova Area internazionaleE”, inaugurata nel dicembre 2016 e divenuta punto di riferimento del settore a livello mondiale per comfort, convenienza e qualità dello shopping e dell’offerta enogastronomica, oltre che per le iniziative di intrattenimento culturale. Fiumicino ha iniziato la sua scalata all’efficienza nel 2013, quando era ultimo tra i grandi aeroporti. Nel terzo trimestre 2016 lo scalo ha conquistato per la prima volta la vetta della classifica Aci, posizione poi mantenuta anche nei primi 6 mesi del 2017. Un risultato dovuto allacura Atlantia”, che ha consentito di aumentare fortemente gli investimenti in infrastrutture e servizi di qualità.

Il gruppo guidato da Giovanni Castellucci ha chiuso il primo semestre con un utile in crescita del 25% a 518 milioni di euro (ma +6% su base omogenea), come ha comunicato la stessa società in una nota dopo il consiglio di amministrazione venerdì scorso 4 agosto. In crescita del 10% (+6% su base omogenea) anche l’ebitda (dall’acronimo inglese Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation and Amortization – utili prima degli interessi, delle imposte, del deprezzamento e degli ammortamenti), che è pari a 1,7 miliardi. Quanto ai dati operativi, la società ha registrato un aumento del traffico autostradale in Italia del 2,9%, mentre quello sulla rete estera cresce del 3%. Il traffico passeggeri di Adr ha invece registrato un lieve incremento (+0,6%), mentre più sostenuto è stato quello dell’aeroporto di Nizza (+3,7%).

Gli scali romani hanno raccolto oltre 22 milioni di passeggeri, con ricavi operativi in crescita del 7%, mentre quello di Nizza registra 6 milioni di viaggiatori. D’altra parte, i ricavi commerciali beneficiano dell’apertura della nuova galleria commerciale nell’area extra Schengen dell’aeroporto di Fiumicino. Atlantia ha inoltre recentemente siglato un accordo per rilevare il 29,3% dell’aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna dai fondi Amber e Strategic Capital Advisors, che hanno incassano, rispettivamente, 99,9 e 64,6 milioni di euro per le loro quote, con un esborso complessivo di 164,5 milioni a carico di Atlantia. L’ingresso di Atlantia – a differenza di quanto accaduto a Venezia, dove detiene il 21% del capitale dopo il riassetto – è stato accolto “con soddisfazione” dal primo azionista della società, la Camera di Commercio di Bologna, capofila di un patto di sindacato che riunisce il 46% del capitale e le principali camere di commercio emiliane, la Regione e il Comune di Bologna.

 

Sophia Ballarin

Foto © Adr

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