Tria all’Ecofin per tranquillizzare i colleghi europei

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Manovra: Moscovici, lavoriamo con il ministro italiano per rispetto impegni. Conti pubblici: Dombrovskis, promesse su bilancio «vanno in giusta direzione»

All’Ecofin di Vienna, il ministro italiano dell’Economia Giovanni Tria ha incontrato i colleghi europei garantendo ancora una volta che l’Italia farà tutto quello che ha promesso. Per quello che è il secondo debito più alto in Ue le responsabilità sono sempre maggiori. Non è certo molto comoda, in questo momento, la poltrona del ministro, che in patria deve soddisfare le pretese dei due vicepremier su cui si basa il “contratto di governo” – Di Maio e Salvini – che premono per allargare le maglie dei deficit. Dall’altro l’esecutivo Ue che lo marca stretto. Sullo sfondo i mercati che, parrebbe in questo momento, hanno decretato il cessato allarme. Una situazione che però può cambiare da un momento all’altro.

«Ottimo incontro con il ministro Tria» – ha scritto su Twitter il vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis – «abbiamo una comprensione condivisa della situazione economica e degli obiettivi del prossimo bilancio, per portare il debito in un percorso chiaro di riduzione e perseguire un miglioramento del deficit strutturale». «Però» – ha continuato Dombrovskis alla conferenza stampa al termine della prima parte dei lavori dell’Ecofin, riferendosi alla “reazione dei mercati” dell’ultimo periodo – «gli impegni che mi ha indicato il ministro Tria vanno nella direzione giusta». Ricordando che il debito pubblico italiano «è il secondo più elevato dell’Unione europea: per questo è importante continuare con politiche di bilancio responsabili». Come detto da Tria il saldo strutturale deve continuare a migliorare e il debito a scendere.

«Le regole sono fatte per tutti, assolutamente per tutti» ha sottolinea il commissario Ue agli Affari economici, Pierre Moscovici, prima che iniziasse la riunione dell’Ecofin, per l’Italia non c’è una via preferenziale: «deve ridurre il suo deficit strutturale come devono farlo tutti gli altri Paesi europei. L’Italia ha beneficiato di tutte le flessibilità possibili, continueremo ad avere un dialogo positivo». Le sue parole sanno di monito: «sono sempre stato contro le politiche di austerity, l’austerity è una cosa ma l’assenza di serietà è un’altra cosa. Voglio credere che la serietà, il realismo e il pragmatismo alla fine avranno la meglio. Sono in uno spirito estremamente costruttivo, positivo nel dialogo con Tria e sono fiducioso in un gran Paese come l’Italia». Poi, al termine dell’incontro avuto con il ministro dell’economia, ha commentato su Twitter: «lavoriamo con Giovanni Tria nella direzione di realizzare l’aggiustamento strutturale nel bilancio per il 2019 per rispettare gli impegni assunti con l’Eurozona».

In una recente intervista, Tria aveva chiarito che «l’Italia non è il malato d’Europa. Le riforme verranno portate avanti nell’ambito dell’equilibrio dei conti pubblici e a fine mese, quando questo impegno diventerà un fatto con la Nota di aggiornamento del Def, lo spread si sgonfierà». Nel suo viaggio istituzionale in Cina aveva anche sostenuto: «abbiamo impegni europei e vanno rispettati». Soprattutto perché «il deficit significa chiedere prestiti e chiedere prestiti è anche una cosa legittima, ma bisogna trovare chi il prestito è disposto a darlo e a quali condizioni». Il compito del ministro non sarà semplice, considerando le richieste che arrivano dalla maggioranza. Secondo le prime indicazioni la manovra del 2019 sarà di 25-30 miliardi. I primi 12 serviranno per disinnescare le clausole Iva. Poi c’è il M5S che vorrebbe un terzo (10 miliardi) per far partire già dal 2019 il reddito di cittadinanza. Altri 8 miliardi che la Lega vuole impegnare per introdurre quota 100 e ritoccare la Fornero, sommando età anagrafica e anni di contributi versati per andare in pensione. Tra le altre misure, la Lega punta su un inizio di Flat tax con l’estensione del regime agevolato al 15% per le Partite Iva fino a 100mila euro di giro d’affari.

 

Lena Huber

Foto © Eurogroup meeting, Twitter

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