Consegnati in Vaticano i premi Ratzinger 2018

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Riconoscimenti alla teologa Schlosser e all’architetto Botta. Papa Francesco: «Benedetto XVI guarda con consapevolezza e coraggio ai problemi del nostro tempo»

Nella stupenda Sala Clementina, situata al secondo piano del Palazzo Apostolico, sabato 17 novembre Papa Francesco ha consegnato i Premi della “Fondazione Ratzinger” a due eminenti personaggi: Marianne Schlosser teologa medievista specialista di San Bonaventura, che dal 2004 è ordinario di teologia della spiritualità nella Facoltà cattolica dell’Università di Vienna, e Mario Botta architetto svizzero di fama mondiale, che ha costruito una serie di edifici sacri e diverse chiese.

Il premio quest’anno è giunto alla sua ottava edizione. Attuale presidente della Fondazione Ratzinger è Padre Federico Lombardi. La Fondazione è stata costituita il 1 marzo del 2010 da Papa Benedetto XVI ed è stata approvata in modo definitivo da Papa Francesco il 29 ottobre 2014. Prosegue finalità scientifiche e culturali, quali lo studio della teologia con particolare riferimento alla Sacra Scrittura, alla Patristica e alle Arti Sacre. Gli scopi della Fondazione sono incentrati nella promozione di ricerche, studi e pubblicazioni sull’opera e il pensiero del Prof. Joseph Ratzinger con l’assegnazione di borse di studio, ma anche nella premiazione di persone che si sono distinte nella attività di ricerca scientifica, pubblicazioni o nella produzione artistica.

Ritornando ai due premiati di quest’anno c’è da aggiungere che la Schlosser (nata nel 1959 a Donauworth in Baviera) è riconosciuta come la più profonda conoscitrice della teologia e della spiritualità della Patristica e del Basso Medioevo, con particolare attenzione agli Ordini mendicanti (Bonaventura, Caterina da Siena e altri). Nel 2014 Papa Francesco ha nominato la teologa membro della Commissione teologica internazionale e dallo stesso anno è componente del Consiglio direttivo del “Collegium Sancti Bonaventura” di Roma. Ha tradotto in tedesco gran parte dell’opera di San Bonaventura.

L’architetto Botta è nato a Mandrisio, in Svizzera, nel 1943. Dopo aver studiato a Milano e Venezia ha aperto uno studio di architettura a Lugano. Nel tempo ha realizzato numerosi progetti su scala nazionale e internazionale. La sua architettura è stata influenzata da Le Courbisier, Carlo Scarpa e Louis Ka e ha utilizzato per le sue tipologie edilizie, mattoni e pietra per edificare scuole, biblioteche, musei e importanti edifici di culto, per i quali ha ricevuto premi a livello internazionale.

Nel suo intervento Papa Francesco ha dichiarato a proposito di Benedetto XVI: «come estimatori della sua eredità culturale e  spirituale voi (rivolto ai premiati, ndr) avete ricevuto la missione di coltivarla e continuare a farla fruttificare». Riferendosi alla Marianne Schlosser il Pontefice ha sottolineato come «sia molto importante che venga riconosciuto sempre di più l’apporto femminile nel campo della ricerca teologica scientifica e dell’insegnamento della teologia, a lungo considerati territori quasi esclusivi del clero». Riguardo infine a Mario Botta, il Santo Padre ha commentato: «l’impegno dell’architetto, creatore di spazio sacro nella città degli uomini è di valore altissimo, va riconosciuto e incoraggiato dalla Chiesa in particolare quando si rischia l’oblio della dimensione spirituale, e la disumanizzazione degli spazi urbani».

 

Giancarlo Cocco

Foto © Fondazione Ratzinger, Tv2000

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Giancarlo Cocco
Laureato in Scienze Sociali ad indirizzo psicologico opera da oltre trenta anni come operatore della comunicazione. Ha iniziato la sua attività giornalistica presso l’area Comunicazione di Telecom Italia monitorando i summit europei, vanta collaborazioni con articoli sul mensile di Esperienza organo dell’associazione Seniores d’Azienda, è inserito nella redazione di News Continuare insieme dei Seniores di Telecom Italia ed è titolare della rubrica “Europa”, collabora con il mensile 50ePiù ed è accreditato per conto di questa rivista presso la Sala stampa Vaticana, l’ufficio stampa del Parlamento europeo e l’ufficio stampa del Ministero degli Affari Esteri. Dal 2010 è corrispondente da Roma del quotidiano on-line delle Marche Picusonline.

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