Previsto ad agosto il calcio di inizio, ma vedrà davvero la luce questa competizione?
Nasce la Super League, la competizione calcistica che dovrebbe regalare ai fan grandi emozioni, «portando un programma di partite che sappia alimentare il desiderio di calcio e fornisca un esempio coinvolgente e positivo» come sottolinea il presidente della Juventus Andrea Agnelli, neo vicepresidente della Super League.
Perché la Super League
La pandemia ha avuto delle forti ripercussioni sul tessuto economico sociale mondiale non risparmiando neanche lo sport. Anche i club europei ne hanno risentito, avendo meno introiti dovuti alle misure di contenimento del Covid-19.
Da questa situazione, sarebbe emersa la necessità di una visione strategica e di un approccio sostenibile dal punto di vista commerciale per accrescere valore e sostegno a beneficio dell’intera piramide calcistica europea i grandi club hanno deciso di rispolverare una vecchia idea nata dall’insoddisfazione della Champions League.
Da quali Club è stata fondata?
In qualità di Club fondatori troviamo squadre del calibro di Real Madrid, Manchester City, Manchester United, Liverpool, Arsenal, Barcellona, Chelsea, Atletico Madrid, Tottenham Hotspur. Tra le italiane Milan, Inter e Juventus ma la rosa potrebbe allargarsi ad altri big.
Come funzionerebbe
Il torneo dovrebbe essere costituito da 15 Club Fondatori più 5 selezionati annualmente in base al punteggio della stagione passata. Divisi in due gironi da 10 squadre che giocheranno con le tre classificate di ogni girone che si qualificheranno automaticamente ai quarti di finale. Le quarte e quinte classificate si affronteranno in una sfida andata e ritorno per i quarti di finale.
La competizione non pregiudicherà in alcun modo il calendario tradizionale, quindi le squadre giocheranno partite infrasettimanali senza tralasciare i rispettivi campionati nazionali. Il formato a eliminazione diretta, giocato sia in casa che in trasferta, verrà utilizzato per raggiungere la finale a gara secca, disputata in uno stadio neutrale a fine maggio.
Uefa e Fifa contrarie
La notizia è esplosa come una bomba e non sono mancate le critiche da parte delle autorità calcistiche. La Uefa si dice pronta ad escludere i club dalla Champions League e da ogni competizione nazionale, nonché l’impossibilità dei giocatori di essere chiamati in nazionale. Questa sarebbe una competizione che danneggerebbe gli altri club, non aiutando il mondo del calcio.
«Uniti per fermare questo progetto cinico, che si fonda sull’interesse personale di pochi club, ora che la società ha bisogno di solidarietà» si legge in una nota della Uefa.
Scende in campo anche la politica
Anche la politica si schiera contro questa rivoluzione. Dal Regno Unito, Boris Johnson: «I piani per una Super League europea sarebbero dannosi per il calcio e noi sosteniamo le autorità calcistiche nel prendere provvedimenti. I club coinvolti devono rispondere ai tifosi e alla comunità calcistica prima di fare qualsiasi altro passo». Emmanuel Macron fa sapere che «La Francia sosterrà tutte le misure prese dalle istituzioni calcistiche nazionali».
Critico anche il neosegretario PD, Enrico Letta, così come quello della Lega, Matteo Salvini.
Gianfranco Cannarozzo
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