Terapie avanzate, l’Osservatorio lancia Reshape

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Terapie

Un nuovo strumento per raggiungere la popolazione e fare cultura sul tema. Un viaggio nella medicina del futuro

Dalle terapie avanzate alle terapie digitali: Reshape offre una panoramica sulle innovazioni terapeutiche che stanno rivoluzionando la storia della medicina.

A iniziare dal 14 ottobre 2021, con la prima puntata, già online, l’Osservatorio Terapie avanzate – OTA avvia un viaggio in 8 puntate, a cadenza quindicinale.

Il mezzo di comunicazione scelto è il podcast. Ciò conferma che il trend in corso trova proprio nella voce – si pensi alla sempre maggiore affermazione della radio – la forma più apprezzata di divulgazione. Anche di contenuti scientifici. La cui diffusione “laica”, rivolta quindi ai pazienti e alle famiglie, è il fiore all’occhiello dell’Osservatorio Malattie Rare – O.Ma.R., di cui OTA è uno dei tanti – preziosissimi – progetti.

O.Ma.R., prima e unica agenzia giornalistica, in Italia e in Europa, dedicata alle malattie rare e ai tumori rari, è riconosciuto come una delle maggiori e più affidabili fonti di informazione per le tematiche inerenti le malattie rare, i tumori rari e i farmaci orfani.

Storie rare

La testata giornalistica risponde tanto all’esigenza dei media generalisti che al bisogno dei cittadini/pazienti di poter identificare fonti e contenuti realmente affidabili. Ma al tempo stesso fruibili.

La mole di materiale che esplora la tematica medica e sanitaria oggi disponibile su Internet, infatti, non è sempre certificata e di qualità. L’accessibilità ai contenuti scientifici, inoltre, resta preclusa a un alto numero di persone, così da rendere complessa la comprensione spesso proprio a chi necessita di approfondimenti.

Podcast

L’idea del podcast diventa così una strada alternativa, accattivante e accessibile, che strizza l’occhio ai giovani, e ai giovanissimi. Sono pensate – soprattutto – per questi ultimi le storie illustrate che accompagneranno ciascuna puntata. La prima, ad esempio, racconta come – partendo dai farmaci più classici – si è arrivati a ideare terapie innovative in cui il principio attivo sono geni, cellule o addirittura software.

Tutte le puntate, realizzate con il contributo di uno o più esperti italiani e internazionali del settore, saranno disponibili gratuitamente sulle maggiori piattaforme. Spotify e Google Podcasts, Apple Podcasts, Spreaker e altre ancora.

Esperti del settore, appassionati o, più semplicemente, ascoltatori curiosi saranno accompagnati lungo il racconto della storia di queste terapie e dei pazienti per cui sono state ideate. Non mancherà la narrazione dei successi, dei traguardi raggiunti, dei tanti fallimenti.

I contenuti

Protagoniste delle puntate sono la nascita, l’evoluzione e le prospettive future delle terapie avanzate. Sono terapie o farmaci innovativi che si differenziano dai farmaci più classici perché non si basano su molecole prodotte per sintesi chimica bensì su DNA o RNA, cellule e tessuti.

Le terapie avanzate sono un settore emergente della biomedicina, frutto degli enormi progressi fatti negli ultimi venti anni nel campo delle biotecnologie. Offrono nuove opportunità per la diagnosi, la prevenzione o il trattamento di gravi patologie che hanno opzioni terapeutiche limitate o assenti, quali malattie genetiche, malattie croniche e tumori.

Si parlerà anche di terapie digitali, l’ultima frontiera dell’innovazione terapeutica.

Attenzione sarà data anche al tema delle fake news, fenomeno già noto prima della pandemia, ma che – con essa – ha raggiunto livelli di preoccupazione da non sottostimare.

Evoluzione

TerapieAlla fine dell’Ottocento, con la sintesi del precursore dell’odierno paracetamolo, nasce la farmacologia moderna. Nel 1928 la scoperta del batteriologo Alexander Fleming del primo antibiotico, la penicillina, rappresenta la rivoluzione nel mondo della medicina.

Scienza in continua evoluzione, affamata di conquiste volte al miglioramento della salute e della qualità di vita. Nascono nuove branche specialistiche, e la componente tecnologica riveste anno dopo anno maggiore rilievo. E la presenza di un nutrito numero di donne nel novero di medici, chimici, fisici impegnati nella ricerca e nello studio, corrisponde al raggiungimento di altrettanti traguardi.

Ereditarietà delle informazioni genetiche

Ne è un esempio Rosalind Franklin, chimica e cristallografa a raggi X che nel 1953 appuntò sul suo taccuino: “il DNA è composto da due catene distinte”.

Due settimane dopo Francis Crick e James Watson costruirono il loro celebre modello della struttura del DNA nel laboratorio di Cavendish a Cambridge. E nel 1962 furono insigniti del Premio Nobel.

DNA, molecola della vita

La descrizione della doppia elica ha ricoperto un’importanza ben più ampia della sola spiegazione della struttura e della funzionalità della molecola di DNA. Essa, difatti, è stata l’innesco per una serie di nuove conoscenze e tecnologie, tra cui la tecnologia del DNA ricombinante, che negli anni ’70 ha permesso la nascita dell’ingegneria genetica.

Un passaggio fondamentale, grazie al quale è stata poi sviluppata la terapia genica, la più nota tra le terapie avanzate.

Non solo chimica

Come è stato per il passaggio dalla cultura analogica a quella digitale, quella dai farmaci più classici, basati sulla chimica, a quelli avanzati a base di cellule e geni è un cambiamento epocale nel modo di pensare la medicina stessa.

Le terapie avanzate – termine che comprende terapia genica, terapia cellulare e ingegneria tessutale – vengono ancora oggi definite medicina del futuro. Sono invece parte del nostro presente: hanno già diverse applicazioni mediche e hanno permesso di raggiungere risultati clinici prima inimmaginabili.

Software e tecnologia

TerapieIl passo successivo è rappresentato dalle terapie digitali, che integrano tecnologia e terapie tradizionali. Segnano un’ulteriore evoluzione del concetto di terapia, in grado di trasformare un software in principio attivo.

Sì, esatto. Software al posto del principio attivo di un farmaco e tecnologie che aiutano nei processi di diagnosi, gestione e prevenzione. Le terapie digitali – menzionate spesso in inglese come digital therapeutics – DTx, racchiudono le soluzioni tecnologiche validate e approvate in grado di implementare gli strumenti a disposizione per il trattamento di alcune patologie.

Digitale

La medicina digitale ha lo scopo di rivoluzionare l’assistenza sanitaria e il benessere.

Cosa c’é al cuore di questa rivoluzione? Lo sviluppo di soluzioni tecnologiche per monitorare, elaborare e integrare vaste quantità di dati a livello del singolo e della popolazione. Obiettivo, aiutare ad affrontare problemi e sfide nell’ambito della salute.

Protagonisti i pazienti, i medici e gli stessi sistemi sanitari.

Un altro potenziale della medicina digitale, tutto da esprimere, è la democratizzazione dell’accesso alle cure. Raggiungibile dalla collettività solo se la compliance della singola persona malata sarà al centro del patto terapeutico. Impegno personale, prevenzione primaria e secondaria al centro, in quanto elementi imprescindibili da tenere sempre nella più alta considerazione.

Insomma, tecnologia e medicina si uniscono in un legame ancora più stretto, in grado di rivoluzionare – di nuovo – la scienza medica. E con Reshape – il podcast che rimodella il concetto di cura – linguaggio semplice e rigore scientifico non saranno più un ossimoro!

 

Chiara Francesca Caraffa

Foto © Home School Hub, Nytimes, Notizie, Raccoon

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Chiara Francesca Caraffa
Impegnata da sempre nel sociale, è Manager del Terzo Settore in Italia, ove ricopre ruoli istituzionali in differenti Organizzazioni Non Profit. Collabora con ETS in Europa e negli Stati Uniti, dove promuove iniziative per la diffusione della consapevolezza dei diritti della persona, con particolare attenzione all'ambito socio-sanitario. Insegna all'International School of Europe (Milan), dove cura il modulo di Educazione alla salute. Cultrice di Storia della Medicina e della Croce Rossa Internazionale ed esperta di antiquariato, ha pubblicato diversi volumi per Silvana Editoriale e per FrancoAngeli.

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