Nantes metropoli in continua metamorfosi d’arte

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Nantes

La straordinarietà di questo viaggio è che in soli cinque giorni (quattro notti) si attraversano secoli di storia e di civiltà in tre Regioni della Francia occidentale

Il viaggio a Nantes è un itinerario nuovo da scoprire, definito dall’ente del Turismo francese: La moderna traversata di un paese antico. Ci porta da Nantes a Saint- Nazaire passando per Rennes, facendo tappa a Saint Malo e arrivando infine a Mont-Saint-Michel, confine tra Bretagna e Normandia. La straordinarietà di questo viaggio è che in soli cinque giorni (quattro notti) si attraversano secoli di storia e di civiltà in tre Regioni della Francia occidentale, paesaggisticamente tra le più belle. Un percorso eclettico e poetico da realizzare preferibilmente da aprile a ottobre. Una storia comune unisce queste città: fecero tutte parte delle Marches de Bretagne e insieme condividono il clima mite e l’audacia di carattere che le distingue tutte.

L’organizzazione di questo tour è perfetta, si può adattare al numero di giorni che si hanno a disposizione. Giunti all’aeroporto di Nantes, dopo comodi voli che provengono dall’Italia, per visitare la città ci si può affidare alla card che assicura il trasporto pubblico illimitato, la navetta aeroportuale, l’ingresso a musei, luoghi da non perdere e una serie di attività tra cui bicicletta, visite guidate, kayak e altre attrattive.

Nantes
Le Baule

Dopo un giorno di visita a Nantes si prosegue l’itinerario per La Baule, una delle più belle baie del Mondo con ville gioielli di architettura balneare appoggiate su una spiaggia di 9 km. Durante il percorso si arriva a Guérande la città d’arte e di storia con architettura celtica che narra le gesta del passato.

Le Saline di Guerande

Si passa poi a visitare le sue Saline con paesaggi sconfinati disegnati geometricamente dalla mano dell’uomo. Si prosegue verso il Parco naturale regionale di Brière, una zona umida classificata tra le più ricche d’Europa biologicamente. Ambiente acquatico in continua evoluzione da scoprire in 45 minuti con una gita in barca lungo i canali, gli specchi d’acqua, i canneti, la fauna e la flora.

Il terzo giorno si prosegue in direzione SaintMalo per visitare la cittadella corsara con i suoi bastioni e le isole fortificate che la circondano. Per poi dedicarsi, dal pomeriggio a sera, al benessere che sprigiona una lunga passeggiata sulla spiaggia delle maree oceaniche.

NantesL’ultimo giorno si parte alla volta di MontSaintMichel, la baia iscritta al patrimonio mondiale Unesco, l’esperienza di una passeggiata a piedi e della salita all’Abbazia, uno dei più grandi centri di pellegrinaggio medievale.

Nantes metropoli aperta sul Mondo

Nantes è la città natale dello scrittore Jules Vernes e degli amanti del libro “Il Giro del Mondo in 80 giorni”. Predomina il carattere ludico e surrealista, elogio della diversità, luogo dove tutti si trovano a proprio agio, dagli adolescenti e i bambini ai conoscitori d’arte, ai neofiti. La creatività è ovunque e l’allegria è contagiosa passeggiando nelle strade della città dove molti giovani studenti residenti amano godere momenti di convivialità.

Il suo passato glorioso, ci ricorda che nel 1700 Nantes era un porto importante per il traffico commerciale e di schiavi e fu una città ricca. L’ architettura tipica dell’epoca è ben conservata. Durante la seconda guerra mondiale i bombardamenti hanno fatto grandi danni. Ma negli anni cinquanta è stata avviata una ricostruzione e oggi la città conta 600 mila abitanti in tutto l’agglomerato e 45 mila studenti, tra università e scuole superiori.

Anche il territorio della città è un divenire paesaggistico. La Loira oggi si divide in due in prossimità dell’area e dove attualmente c’è una sola isola, un tempo un piccolo arcipelago galleggiava. Fino agli anni ottanta sorgeva qui tutta un’area industriale per la costruzione di navi. Ma la dimensione di queste aumentava sempre di più e non fu più possibile lasciarle in quello stretto braccio della Loira. Infatti venne trasferita a Saint Nazare. Oggi l’estuario è la parte che va da Nantes a Saint Nazare ed è un’opera che si chiama appunto Estuario. Arriva fino all’Oceano, un percorso di 60 chilometri lungo le sponde della Loira, che riunisce opere di grandi dimensioni, sculture, architetture sorprendenti, firmate da grandi artisti internazionali. Tra tutte spicca Daniel Buren con i suoi Anelli che di notte si illuminano poeticamente.

Dialogo culturale fra territori

Nantes
Nantes

Tutta la creatività che si respira tra le vie di Nantes si sviluppa nella sua volontà di stabilire un dialogo culturale con i territori vicini. Situata a sud della Bretagna, nel cuore dei vigneti, terza area dopo Borgogna e Bordeaux, proprio in fondo all’estuario della Loira, con l’audacia di tre decenni di investimento culturale, dal 2012 ad oggi ha dato alla luce 53 creazioni artistiche perenni. E il processo va avanti, nell’insieme tra la sfera pubblica e privata.

Nell’area tra Nantes e Saint-Nazaire si concentra un insieme di 127 creazioni e certamente viene voglia di tornare se nel primo voyage non tutto è stato visto. Tutto l’approccio artistico determina anche il riassetto urbano, un esempio ne è la serie di percorsi allestiti da Aurélien Bory, un artista contemporaneo dell’illusione e della magia. Il viaggio viene identificato graficamente nel percorso a piedi con una linea verde che percorre circa venti chilometri tra i siti imperdibili e percorsi più segreti urbani.

Tra le collezioni più curiose ci sono 31 insegne artistiche di alcune attività commerciali che hanno acconsentito alla nuova interpretazione artistica. Una collezione in movimento con 22 e.busway vestiti da altrettanti artisti. Una sorta di tela mobile che scorre dalla parte superiore del bus lungo 24 metri. Ci sono poi 7 stanze di artisti in complessi alberghieri e strutture ricettive decisamente atipiche. Il progetto è in divenire, ci sono già molte opere, ma molte verranno negli anni futuri. Gli artisti vengono invitati da tutto il Mondo dall’ufficio di Turismo Voyage Nantes.

Nantes capitale dell’Atlantico

La capitale della Bretagna è Rennes, un tempo capitale del tribunale, ma Nantes è stata una capitale bretone, un tempo residenza dei duchi. Oggi un movimento cerca di farla ritornare capitale. Tra la fine degli anni 50 e inizio 60 è stato creato un insieme di 5 dipartimenti di cui fa parte la Pais de la Loira atlantica che oggi ne è la capitale. I nantesi spingono per un’identità bretone da ovest a est fino a Orleand, dall’Auverne fino all’Ardes.

I re in Francia non vivevano a Parigi, ma nella Valle della Loira. La Bretagna in epoca reale era molto povera, i pittori hanno costruito un’immagine. In sostanza è un’amalgama di molte cose, vecchie e nuove. I francesi amano rimanere nel loro Paese che offre tutto e prediligono questa parte di mare che ha un’atmosfera dove ogni anno molte famiglie con bambini arrivano fino a Biarriz.

La città ha una grande varietà di ristoranti con cucine provenienti da tutto il Mondo, ma brasserie è il concetto moderno, nato qui, dove si può entrare a qualsiasi ora. Non può mancare una cena in stile liberty a La Cigale, con i suoi affreschi e piastrelle esotiche.

Il Memoriale dell’abolizione della schiavitù

La città è molto verde, con spazi ampi di giardini. infatti, più di 1.000 ettari a disposizione fanno si che sia posizionata regolarmente in testa alle classifiche per la sua qualità della vita.

E se non bastasse tutta questa fantasmagoria urbanistica, volendo proseguire, a meno di un’ora dalla città si può percorrere un circuito turistico di 120 chilometri tra un itinerario stradale e un altro ciclabile.

Tra i parchi più suggestivi c’è il Memoriale: all’inizio del 1800 era stata formulata una lista degli schiavi che oggi viene proposta con moderne maioliche dove traspaiono i nomi, sul pavimento della parte esterna del monumento. All’interno si vede il movimento della marea e si sente l’ondeggiare dell’acqua e si ha la sensazione di entrare in una nave lungo tutto il percorso del memoriale.

Ogni essere umano è uguale e il colore non importa. Da questo principio, dopo la rivoluzione francese, è nato un movimento nelle isole che ha portato una seconda rivoluzione. Gli schiavi che volevano essere liberi bruciarono tutte le piantagioni di zucchero e ottennero il primo stato di libertà. Dopo la rivoluzione francese furono necessari oltre cinquant’anni per l’abolizione definitiva, perché Napoleone dopo la rivoluzione aveva abolito la schiavitù, ma di fatto questa perdurò fino al 1848.

Il progetto turistico originale, la Galleria delle macchine dell’isola

NantesAll’interno delle navate degli antichi cantieri navali si vive un’esperienza straordinaria alla scoperta di macchine straordinarie. Tra quelle diverse dell’isola Sant’Anna sulla Loira nel centro della città la novità del 2022 è la nuvola di farfalle. Un airone largo 8 metri che trasporta passeggeri. Le piante vanno a braccetto con piante meccaniche e animali della chioma. I visitatori prendono i comandi o ammirano il volo dell’airone. Dal 2014 la Giant Ant attraversa la Galerie des Machines. A quattro passeggeri può essere chiesto di azionare le gambe, la testa e le mandibole. Gli artisti che vengono invitati a produrre le opere per Nantes provengono da tutto il Mondo e i lavori vengono installati non soltanto all’interno della città di Nantes ma anche lungo l’estuario.

Il distretto d’arte, un modo molto atipico che fa il successo di Nantes

L’area ex industriale è destinata a diventare un’area residenziale. Attualmente ci sono stabilimenti nuovi realizzati a partire dall’inizio degli anni duemila. Sono in fase di progettazione una serie di infrastrutture, atelier, scuole per studenti, di formazione professionale e percorsi artistici, come quelle dei disegni e dell’architettura.

I giovani creativi vengono a Nantes dalla Francia e dall’Europa. Nel programma di quest’anno si vuole coinvolgere gli studenti nel voyage a Nantes anche per la creazione delle opere d’arte. L’idea delle macchine è nata negli anni novanta. Nel 1987 per 10 anni ci fu disoccupazione, alcune attività industriali si fermarono. La città ha cercato di tirare fuori l’idea geniale per poter sollevare la cittadina e darle un nuovo impulso. Dunque qui è avvenuto l’insieme dell’incontro di persone particolari, di teste capaci di mettere la creatività in opera. Il progetto è partito alla fine degli anni novanta, ma l’inizio dei lavori è avvenuto negli anni 2000.

Il primo progetto

Il primo progetto è diventato l’Elefante: un automa divenuto la grande attrazione della città. Il secondo è stato la Giostra. Poi un albero gigantesco artificiale con vegetazione naturale, con animali di ogni genere, oltre 40 metri. Di cui, attualmente, è in azione l’Airone, il tipico un uccello che vive sulla Loira, che vola trasportando gente. Una grande attrazione che permette ai visitatori di salire sull’albero.

L’evento estivo

Dal 2 luglio all’11 settembre l’evento il Voyage a Nantes – VAN mette letteralmente in scena la città con una sessantina di proposte culturali. Per due mesi artisti, architetti, designer del paesaggio danno libera movimentazione all’intero percorso.

La Nuit de Van, il 2 luglio, notte più festiva dell’anno, inaugura l’evento, i musei saranno aperti di notte e ad accesso gratuito. Ma è anche la Nuit des Tables de Nantes in cui gli chef usciranno per strada con prezzi accessibili a tutti. Inoltre sarà aperta la Cantinr du voyage, un tipico bar lungo le sponde della Loira.

 

Laura Testa

Foto © Laura Testa

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Laura Testa
Laureata in Lettere e specializzata in Scienze delle Comunicazioni presso l’Università La Sapienza. Giornalista pubblicista con esperienza di addetto stampa in ambito sia pubblico che privato, nei settori turismo, infrastrutture, economia del territorio, architettura, restauro e cultura. Ha collaborato con Agricoltura Italiana on line, Quigiovani, Nuova Economia, il Giornale del Mattino di Arezzo, Class Golf, ClubIN,Servizio Scuola, Campus, Rai Radiocampus, Block Notes, Italiani come noi, La Scuola si Aggiorna, Mister Help, Mediamente. Attualmente scrive sul quotidiano online Unonotizie,Turismo Informazioni, Area Wellness, A noi la parola. Autrice del catalogo d’arte Femminilinee e dell’Enciclopedia Mosaico.

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