Parolin pronuncia il discorso di Papa Francesco

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Papa Francesco

Il Santo Padre chiede ai leader mondiali di superare «divisioni e tifoserie» per salvare il Mondo dalla catastrofe e la devastazione

Come già anticipato dalla Santa Sede in un comunicato, è stato il cardinale Parolin che a Dubai alla Cop28, ha pronunciato il discorso che Papa Francesco avrebbe dovuto esporre ai delegati mondiali. «Non posso essere insieme a voi come avrei desiderato», afferma Parolin leggendo il discorso del Santo Padre. «Sono con voi perché ora come non mai il futuro di tutti dipende dal presente che scegliamo. La devastazione del creato» – prosegue Bergoglio – «è una offesa a Dio un peccato non solo personale ma strutturale che si riversa sull’essere umano, soprattutto sui più deboli. Un pericolo che incombe su ciascuno e che rischia di scatenare un conflitto tra le generazioni».

L’esortazione del Papa

«Ascoltiamo il gemere della Terra, prestiamo ascolto al grido dei poveri, tendiamo l’orecchio alle speranze dei giovani e ai sogni dei bambini. Abbiamo una grande responsabilità: garantire che il loro futuro non sia negato». Il Papa accenna poi che l’ambiente è oggi oggetto di uno «sfruttamento sfrenato» e che i cambiamenti climatici attuali derivano dal surriscaldamento del Pianeta causato dai gas serra nell’atmosfera. Dall’ambizione sfrenata di produrre e possedere che si è trasformata in ossessione ed è sfociata in avidità senza limiti. «Il clima impazzito suona come un avvertimento a fermare questo delirio di onnipotenza».

Il messaggio di speranza

«Torniamo a riconoscere con umiltà e coraggio il nostro limite quale unica via per vivere in pienezza» (…). «Un Mondo tutto connesso come quello odierno» – denuncia Papa Francesco – «non può essere scollegato in chi lo governa, con negoziati internazionali che non possono avanzare a causa delle posizioni dei Paesi che privilegiano i propri interessi nazionali, rispetto al bene comune globale. Il compito cui siamo chiamati oggi non è nei confronti di ieri, ma nei riguardi di domani. Di un domani che volenti o nolenti o sarà di tutti o non sarà.

Sfatare i tabù

Continua Papa Francesco: «ci sono tentativi di scaricare le responsabilità sui tanti poveri e sul numero delle nascite. Sono tabù da sfatare. Non è colpa dei poveri, perché quasi la metà del Mondo più indigente, è responsabile di appena il 10% delle emissioni inquinanti, mentre il divario tra i pochi agiati e i molti disagiati, non è mai stato così abissale come oggi».

«Pensiamo alle popolazioni indigene» – afferma Bergoglio – «alla deforestazione al dramma della fame, all’insicurezza idrica e alimentare, ai flussi migratori indotti. Le nascite non sono un problema ma una risorsa. Mentre certi modelli ideologici e militaristi che vengono imposti con guanti di velluto a famiglie e popolazioni, rappresentano vere e proprie colonizzazioni».

Quale la via di uscita?

«Quella che state percorrendo questi giorni. La via dell’insieme del multilateralismo. Non basta pensare a equilibri di potere, si tratta di stabilire regole universali ed efficienti». Il Papa, inoltre, denuncia «una crescente sfiducia nella Comunità Internazionale. Una perdita della coscienza di essere una famiglia di Nazioni». L’essenziale è quindi ricostruire la fiducia fondamento del multilateralismo.

«Compito di questa generazione è prestare orecchio ai popoli, ai giovani ai bambini. Perché non iniziare dalla casa comune? I cambiamenti climatici segnalano la necessità di un cambiamento politico. Usciamo dai particolarismi e dai nazionalismi, sono schemi del passato» – afferma il Pontefice – «abbracciamo una visione alternativa comune. Non ci sono cambiamenti duraturi senza cambiamenti culturali. Questa Cop sia un punto di svolta; manifesti una volontà politica chiara e tangibile, che porti a una accelerazione della transizione ecologica, attraverso tre caratteristiche: siano efficienti, vincolanti e facilmente monitorabili. Trovino realizzazione in quattro campi: efficienza energetica, le fonti rinnovabili, l’eliminazione dei combustibili fossili, l’educazione a stili di vita meno dipendenti da queste ultime».

L’auspicio del Papa

«Per favore andiamo avanti. Non torniamo indietro. È noto che vari accordi e impegni assunti hanno avuto un basso livello di attuazione, perché non vi sono stati adeguati meccanismi di controllo e di verifica periodica e di sanzioni alle inadempienze. Si tratta ora di attuare per il bene dei vostri figli, dei vostri cittadini, dei vostri Paesi. Siate artefici di una politica che dia risposte concrete e coese, dimostrate la nobiltà del ruolo che ricoprite la dignità del servizio che svolgete. A nulla giova conservare una autorità che domani sarà ricordata per la sua incapacità a intervenire, quando era urgente e necessario. La storia ve ne sarà riconoscente».

Bergoglio chiede ai potenti della Terra di creare un Fondo mondiale per eliminare la fame, impiegando il denaro utilizzato per armi e spese militari. «Il 2024 segni la svolta». Poi il Papa ricorda un episodio avvenuto nel 1224, ben 800 anni fa, ”in quell’anno Francesco Papa Francescod’Assisi compose il Cantico delle Creature. Lo fece dopo una nottata trascorsa in preda al dolore fisico, ormai completamente cieco. Dopo quella notte di lotta, risollevato nell’animo da una esperienza spirituale, volle lodare l’Altissimo per quelle creature che più non vedeva ma che sentiva come fratelli e sorelle. Un ispirato senso di fraternità lo portò così a trasformare il dolore in lode e la fatica in impegno. Anche io che porto il suo stesso nome, con il tono accorato di una preghiera vi dico: lasciamo alle spalle le divisioni e uniamo le forze. Con l’aiuto di Dio usciamo dalla notte delle guerre e delle devastazioni ambientali per trasformare l’avvenire comune in una alba di luce».

 

Giancarlo Cocco

Foto © Avvenire, Vatican news, Chiesa di Milano

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Giancarlo Cocco
Laureato in Scienze Sociali ad indirizzo psicologico opera da oltre trenta anni come operatore della comunicazione. Ha iniziato la sua attività giornalistica presso l’area Comunicazione di Telecom Italia monitorando i summit europei, vanta collaborazioni con articoli sul mensile di Esperienza organo dell’associazione Seniores d’Azienda, è inserito nella redazione di News Continuare insieme dei Seniores di Telecom Italia ed è titolare della rubrica “Europa”, collabora con il mensile 50ePiù ed è accreditato per conto di questa rivista presso la Sala stampa Vaticana, l’ufficio stampa del Parlamento europeo e l’ufficio stampa del Ministero degli Affari Esteri. Dal 2010 è corrispondente da Roma del quotidiano on-line delle Marche Picusonline.

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