Francia, Germania e Italia prossimi membri fondatori di AIIB

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Cina: anche il Belpaese “sfida gli Usa” dopo il Regno Unito ed entra nella Asian Infrastructure Investment Bank

Non solo la Gran Bretagna, il cui passo ha irritato profondamente gli Stati Uniti, anche Francia, Germania e Italia – in rigoroso ordine alfabetico, non d’importanza – hanno annunciato l’intenzione di diventare membri fondatori della Asian Infrastructure Investment Bank (AIIB). Si tratta dell’istituto finanziario promosso dalla Cina lo scorso anno per costituire – secondo gli Usa – un’alternativa potenziale alla Banca Mondiale di Washington e all’Asian Development Bank, sponsorizzata dall’America. A rivelarlo era stato per primo il Financial Times, ma ora le conferme ufficiali arrivano dai singoli Paesi. Per l’Italia la nota è del ministero dell’Economia e delle Finanze.

World_Bank_building's_entranceLa AIIB, quale nuova banca d’investimento che lavorerà con le banche multilaterali di sviluppo e di investimento esistenti, può svolgere un ruolo di rilievo nel finanziamento dell’ampio fabbisogno infrastrutturale dell’Asia. Soprattutto per attrarre investimenti in settori come trasporti, energia e telecomunicazioni del continente più grande. In questo modo, la AIIB promuoverà lo sviluppo economico e sociale nella regione e contribuirà alla crescita mondiale. Tra i Paesi della regione rimasti finora fuori dalla AIIB si deve considerare il Giappone e la Corea del Sud. Caso a parte quello dell’Australia, dove il premier Tony Abbott ha fatto sapere che a breve prenderà una decisione finale.

Tiananmen_Square_-_National_Day_2006Francia, Germania e Italia, operando in stretto raccordo con i partner europei e internazionali, intendono lavorare con i membri fondatori della AIIB per costruire un’istituzione che segua i migliori principi e le migliori pratiche in materia di governo societario e di politiche di salvaguardia, di sostenibilità del debito e di appalti. L’accelerazione da parte dei tre Paesi risponde a una richiesta specifica della Cina che ha chiesto ai partner di aderire entro il 31 marzo con status privilegiato di membri fondatori.

 

Giovanni De Negri

Foto © Wikicommons

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Giovanni De Negri
Giornalista professionista ed esperto di comunicazione ha iniziato come conduttore in alcune emittenti televisive locali per poi passare a ogni altro genere di media: quotidiani, periodici, radio, web. Ha alternato l’intensa attività giornalistica con quella di amministratore di società e di docente, a contratto titolare di insegnamento o come cultore della materia, presso Università pubbliche e private, italiane e straniere, per l’Esercito e per la Scuola superiore dell’economia e delle finanze. Ha inoltre lavorato presso Uffici stampa della P.A. (Palazzo Chigi, Regione Lazio e Comune di Roma) e realizzato eventi/convegni presso la Camera dei Deputati, il Senato della Repubblica, la Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro (CNEL)

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