Giornata mondiale degli Oceani, a Roma la Fao s’illumina di blu

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Proteggerli è fondamentale per lo sviluppo sostenibile e per sconfiggere la fame. Celebrazioni in ogni parte del globo. Mentre a New York continua la conferenza Onu

In occasione della Giornata mondiale degli Oceani questa sera il palazzo dell’Agenzia delle Nazioni Unite contro la fame nel mondo (Food and Agriculture Organization, FAO) a Roma sarà tutto illuminato del colore blu, il colore del mare profondo, per ricordare a tutti che l’acqua e la vita marina sono elementi preziosi ma fragili e che ognuno deve fare la propria parte per tutelarli.

L’Empire State Building a New York

La sede della FAO su viale Aventino sarà illuminata a partire dalle ore 21, unendosi così ad altri palazzi e monumenti in tutto il mondo, tra i quali, a titolo di esempio, ci sarà l’Empire State Building a New York. Proprio nella “Grande Mela” si sta tenendo in questi giorni la Conferenza mondiale sugli Oceani. Qui il direttore generale della FAO, José Graziano da Silva, ha ricordato che gli oceani ricoprono il 70% della superfice del nostro pianeta, ne ospitano l’80% delle forme di vita e forniscono metà dell’ossigeno che respiriamo.

Gli oceani, inoltre, forniscono lavoro e mezzi di sussistenza a circa il 12% della popolazione mondiale, mentre il pesce è un alimento nutriente, fonte fondamentale di proteine per oltre tre miliardi di persone, e genera un giro di affari superiore quello di carne, riso e zucchero assieme.

«È giusto illuminare la sede della FAO per celebrare gli oceani» ha commentato Graziano da Silva. «Dopotutto Roma è la capitale mondiale della pesca e dell’acquacoltura». Per l’uomo al vertice della struttura Onu «è proprio qui infatti, nella sede della FAO, che molti strumenti per la tutela degli oceani sono stati negoziati e approvati dai Paesi membri», ricordando il Codice di Condotta responsabile della pesca, l’Accordo sulle Misure dello Stato di Approdo per combattere la pesca illegale, e le Linee Guida Volontarie per la Pesca di Piccola Scala. «Strumenti» ha concluso il direttore generale «fondamentali, non solo per raggiungere l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile n.14» – tutelare la vita sott’acqua – «ma anche per sconfiggere la fame e la povertà estrema».

 

Fiasha Van Dijk

Foto © Fao

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Fiasha Van Dijk
Fondamentalmente apolide, proveniente solo "per caso" dai Paesi Bassi, figlia di immigrati di due continenti diversi da quello in cui vivo, spero di portare i resoconti dei pregi delle politiche dell'integrazione, della salute e della medicina dal resto d'Europa...

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