Oasi verde del Mar Mediterraneo, dal 2004 nell’Unione europea. Archeologia e luoghi di culto. La Cornaro, da Venezia a Larnaka
Terza isola del Mediterraneo per estensione, Cipro è il crocevia di tre continenti e di antiche vie di navigazione, che legano Oriente e Occidente. Conquistata dalle principali civiltà, già durante l’Età del Bronzo riforniva il “Mare nostrum” di rame e ceramiche. Repubblica indipendente dal 1960, membro del “Commonwealth” britannico, dal 2004 fa parte dell’Unione Europea e nel 2008 ha adottato l’euro come moneta ufficiale. Dall’estate del 1974 la parte settentrionale dell’isola (poco più di un terzo) è sotto occupazione militare turca.
Cipro è un’isola verde, la più boschiva di tutto il Mediterraneo. Dai Troodos (massiccio montuoso principale) fino alla pianura e ai “villaggi dalla terra rossa” (Kokkinochoria) crescono alberi e piante di ogni tipo. Tipico animale cipriota è il muflone, che si può osservare nell’area recintata di Stavros tis Psokas, nella foresta di Pafos – luogo di nascita indicato da Omero della dea Afrodite. O il fenicottero, che in inverno popola il Lago Salato di Larnaka. Oltre che per il turismo marino (spiagge e crociere) e archeologico, particolarmente sviluppati negli ultimi 30 anni, l’isola è meta di pellegrinaggi spirituali nelle storiche chiese ortodosse, monasteri bizantini e nelle oltre cento basiliche. Incantati dai vividi colori dei dipinti, dagli ori e dai mosaici che descrivono eventi biblici. Numerose le feste religiose del periodo autunnale ed invernale celebrate in varie parti del Paese. La prossima il 17-18 ottobre per San Luca, nei villaggi di Kolossi, Kouklia e Aradippou.
Altri appuntamenti:
Troodos rally: organizzato dalla Cyprus Automobile Association 9-11 ottobre.
Festival Medievale di Agia Napa: spettacoli di gruppi europei dal 16 al 25 ottobre (V edizione).
International regata: domenica 17 ottobre gara di canoe a Limassol.
Siti archeologici, luoghi di culto e musei ciprioti
L’isola è abitata sin dall’Età della Pietra, come dimostrato dagli scavi (patrimonio Unesco) di Choirokoitia, nei pressi di Kalavasos, che hanno riportato alla luce case cilindriche del Neolitico. Altri siti archeologici da vedere: Amathus, Kourion, il parco di Kato Pafos, le tombe reali di Tamassos. Fra i luoghi di culto i monasteri di Kykkos, di Stavrovouni (vietato alle donne), di Agios Neofytos, le chiese Panagia Angeloktisti (custodisce un meraviglioso mosaico bizantino del VI secolo), Panagia tou Moutoulla (più antica, dal tetto spiovente), Agios Ioannis (Cattedrale di San Giovanni), Archangelos Michail (notevole l’iconostasi). Fra i musei, a Lefkosia (Nicosia) il Cyprus Museum, l’Etnografico e il Bizantino; a Lemesos (Limassol) l’Archeologico, il museo d’Arte Popolare e il Medievale; a Larnaka il Forte Ottomano; a Pafos il Palaipafos e santuario di Afrodite; ad Agia Napa il “Thalassa” (“mare” in greco).
Caterina Cornaro nella storia di Cipro e Venezia.
Lo scorso giugno a Venezia sono stati celebrati i 500 anni della morte di Caterina Cornaro, nobildonna veneziana che fu regina di Cipro. In tale occasione è stato rinnovato il gemellaggio e il forte legame storico e culturale tra Venezia e la città cipriota di Larnaka. L’impronta veneziana a Cipro ha lasciato tracce nel patrimonio architettonico. Ad esempio nella capitale Nicosia ove sorge un palazzo reale e oltre una cinquantina di chiese nel cuore del centro storico, circondato da una muraglia d’epoca veneziana con ben undici bastioni. O nei molteplici ponti veneziani, a Kaminaria (Ponte Elia, Ponte Kelefos) o a Vretsia (Ponte Roydia). O a Lefkara, centro artigianale del pizzo nato durante la dominazione veneziana (1489-1571). Il “Lefkaritika” è un antico ricamo che si può ammirare ancora oggi sull’altare del Duomo di Milano, donato da Leonardo Da Vinci.
Giovanni De Negri (dal settimanale nazionale Il Punto n° 41/2010, versione cartacea qui: 92)