Primo Stato al mondo ad autoproclamarsi “ecologico”. La capitale Podgorica. Cattaro, le Bocche e la Baia. Antivari, l’altra Pompei
Il Montenegro sorprende per la capacità di contenere in un territorio grande quanto l’Abruzzo, per il 70% montuoso, con una popolazione totale di meno di 700 mila abitanti, una tale varietà di vegetazione e un concentrato di biodiversità. Piccolo Stato dalla lunga tradizione, luogo d’incontro di varie influenze culturali e religiose, in passato confine tra Impero Romano d’Oriente e d’Occidente, oggi è un Paese in cui convivono etnie e religioni, famoso per la tolleranza e la tenacia del suo popolo. Terra madre dell’ultima regina d’Italia Elena, figlia del re Nicola che per primo dichiarò l’indipendenza del Paese (quest’anno ricade il centenario). La grande attenzione per l’ambiente è confermata dalla carta costituzionale. Ben cinque sono i parchi nazionali, uno dei quali racchiude il lago (di Scutari) più grande della penisola balcanica. Nella capitale Podgorica (ex Titograd), centro amministrativo ed economico, vive quasi un terzo della popolazione del Montenegro. Da vedere il Museo cittadino e quello di storia naturale, il sito archeologico, la Cattedrale ortodossa della Risurrezione di Cristo (Saborni Hram Hristovog Vaskrsenja) e il Ponte del Millennio (Most Milenijum) sul fiume Morača.
Appuntamenti:
Podgorica International Marathon 2010: domenica 31 ottobre 17a edizione della maratona internazionale e della mezza maratona da Podgorica a Danilovgrad e ritorno.
Adesione Montenegro all’Unione Europea: mercoledì 10 novembre la Commissione Europea presenterà il proprio rapporto annuale sulle adesioni all’UE. Nell’occasione depositerà il parere sulla candidatura del Montenegro.
“Podgoricka noc”: tradizionale manifestazione dell’Organizzazione Turistica di Podgorica, che si svolge alla vigilia della Giornata di liberazione di Podgorica (19 dicembre), festa nazionale.
Cattaro, le Bocche e la Baia
Di origine medioevale, Kotor (Cattaro) è un’antica città marittima situata sulla costa adriatica. Circondata da un’imponente cinta muraria (recentemente restaurata) è Patrimonio dell’Umanità protetto dall’Unesco. Fondata dai romani, Cattaro fece parte della Serenissima Repubblica di Venezia e l’impronta veneta è ancor oggi visibile nell’architettura della città. Il comune è collocato in parte lungo le Bocche e in parte sul mare aperto, e comprende graziose cittadine di importanza storica come Risano e Perasto circondate da scogliere di roccia calcarea. Invasa dai turisti d’estate (frequenti i passaggi di navi da crociera), d’inverno è possibile che il tratto di mare della Baia si ghiacci, tanto da essere descritta (erroneamente) come il fiordo più meridionale d’Europa. Il paesaggio incantevole creato dalle isole di San Giorgio e della Madonna dello Scalpello, di fronte a Perasto, rimangono per sempre scolpite nella mente di chi le visita.
Antivari (Bar), la “Pompei del Montenegro”
Bar ha il porto più grande della costa adriatica dei Balcani, vera e propria porta d’accesso al Montenegro. Localizzata fra il mare Adriatico e il lago di Scutari, ai piedi del monte Rumija, Bar è conosciuta per le lunghe spiagge e il clima caldo e soleggiato. Regione di grandi olivicoltori e produttori di olio d’oliva ha la particolarità che molti antichi olivi (l’Olivo di Mirovica ha duemila anni, fra i più antichi al mondo) portano il nome della persona che li ha piantati. Da vedere la città vecchia di Bar, conosciuta come la “Pompei del Montenegro”, su cui sorgono le rovine di più di 600 edifici, risalenti a differenti periodi della storia del centro abitato; la chiesa di San Tekla a Sutomore con due altari, uno per la celebrazione dei riti ortodossi e uno per i riti cattolici; il castello a Topolina di Re Nicola, sua residenza estiva, con annesso parco e museo.
Giovanni De Negri (dal settimanale nazionale Il Punto n° 44/2010, versione cartacea qui: 93)
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