Un nuovo programma integrato per istruzione, formazione, gioventù e sport
2 milioni di borse di studio per gli studenti delle scuole superiori. 450mila tirocini disponibili. Finanziamenti per 800mila insegnanti, formatori e personale educativo. Sono solo alcuni dei numeri di Erasmus+, il nuovo programma di finanziamento Ue destinato all’istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport. Saranno 4 milioni le persone che, complessivamente, nei prossimi anni beneficeranno di sovvenzioni, per un bilancio di 14,7 miliardi di euro nel periodo 2014-2020. Il 40% in più rispetto agli attuali regimi di finanziamento.
Erasmus+ sarà lanciato domani a Berlino. A presiedere all’evento, Androulla Vassiliou, commisario europeo responsabile per l’istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù e Johanna Wanka, ministro tedesco dell’istruzione e della ricerca. «Investire nell’istruzione e nella formazione – ha commentato Vassiliou – è la scelta migliore che possiamo fare per il futuro dell’Europa e dei suoi giovani. L’ esperienza internazionale maturata attraverso Erasmus+ aumenta le competenze e l’occupabilità. Il nuovo programma sosterrà inoltre misure volte a migliorare la qualità dell’istruzione e della formazione a tutti i livelli in modo che l’Europa sia in grado di fornire più posti di lavoro e una maggiore crescita. Apprezzo il fatto che il governo tedesco, nonché le camere dell’industria e del commercio e dell’artigianato si siano attivamente impegnati a condividere la loro esperienza di successo nella formazione professionale».
Il programma mira a realizzare alcuni degli obiettivi principali stabiliti dagli Stati membri in quest’ambito. Fra le sue principali finalità ricordiamo, in primo luogo, la promozione dell’eccellenza nell’apprendimento e nell’insegnamento; il rafforzamento delle competenze trasversali (prime fra tutte quelle digitali e linguistiche), sempre più determinanti per l’occupabilità; e il rafforzamento delle Ict. Per realizzare questi obiettivi ci si avvarrà di sinergie tra scuole, università e imprese, oltre a partnership fra pubblico e privato. Tutti i programmi di finanziamento attuati finora (fra cui i Lifelong learning programme e i programmi internazionali per l’istruzione superiore) a partire da quest’anno e fino al 2020 confluiranno dunque nell’Erasmus+ che interesserà non solo l’istruzione, ma anche la formazione e, per la prima volta, lo sport. Uno degli obiettivi che l’Ue mira a raggiungere attraverso questo programma è infatti la costruzione di una dimensione europea degli sport di base.
Non è certo un caso che Erasmus+ prenda avvio proprio ora, in un momento storico in cui l’emergenza lavoro si pone come estremamente urgente per gli Stati membri. Sono infatti quasi sei milioni i giovani disoccupati nell’Unione europea. Contemporaneamente, ci sono più di 2 milioni di posti di lavoro vacanti e, tra i datori di lavoro, circa un terzo riscontra difficoltà nel trovare personale con le qualifiche necessarie. Questa situazione evidenzia di quale entità siano le lacune dell’Europa in quest’ambito. E proprio in questo scenario si colloca il nuovo programma di finanziamento Erasmus+.
Valentina Ferraro
Foto © European Community, 2014