Siti web di viaggi: dalla Ue indagini a tappeto per tutelare i consumatori

0
387

Gli Stati membri, coordinati dalla Commissione europea, hanno avviato dei controlli per verificare la conformità dei portali di viaggi alle normative vigenti. Ecco cosa ne è emerso.

Sempre più persone si avvalgono di internet per organizzare i propri viaggi. In Europa, fra gli utenti della rete, uno su tre prenota online. Secondo i dati Eurostat (indagine 2012 sugli acquisti online) si tratterebbe del 32% dei consumatori dell’Ue. Possiamo tuttavia dirci sicuri che i siti web, in questo settore, garantiscano la piena tutela dei consumatori? I portali di viaggio rispettano tutte le norme del diritto europeo in questo ambito? Proprio questi interrogativi sono stati al centro di un’azione combinata durante la quale le autorità nazionali competenti, coordinate dalla Commissione europea, hanno preso in esame 552 siti web di viaggi. Le autorità dei singoli Stati membri hanno dato il via a indagini a tappeto svolte a intervalli regolari su siti web del settore (sia degli operatori che degli intermediari).

Questa verifica, nota anche come “sweep”, si è svolta nel giugno 2013 su scala europea, coinvolgendo i 27 Stati membri (la fase di screening è avvenuta prima dell’adesione della Croazia), la Norvegia e l’Islanda. Si è trattato della settima indagine a tappeto dal 2007 a oggi. Dallo “sweep” è emerso un quadro tutt’altro che confortante: tra i siti sottoposti al controllo, ben 382, infatti, non rispettavano le leggi europee  in tema di tutela dei consumatori. I siti non conformi hanno quindi ricevuto delle segnalazioni finalizzate al ripristino del rispetto delle norme. Successivamente, ben 173 sono stati corretti. Dei restanti, 209 attualmente hanno dei procedimenti amministrativi o giudiziari in corso a livello nazionale, mentre 52 si sono impegnati a effettuare le correzioni richieste.

Agli inizi di questo mese, dunque, la percentuale dei siti conformi alla normativa vigente nell’Ue, sul totale di quelli controllati, risulta del 62%. All’interno di questa cifra, si possono poi riscontrare Paesi estremamente virtuosi, come la Norvegia, la Bulgaria, l’Ungheria e la Romania, che hanno registrato una percentuale di siti conformi del 100% (ma anche Danimarca e Islanda con il 90%); e altri decisamente meno, come la Finlandia (fra i siti controllati nel Paese nessuno è risultato conforme) e la Lettonia (8%). All’interno di questi dati, l’Italia sembra collocarsi perfettamente  nella media con un 59% di siti conformi.

Neven Mimica, Commissario Ue per la politica dei consumatori, ha così commentato: «Grazie agli sforzi congiunti degli Stati membri e della Commissione, il 62% dei 552 siti web di viaggi controllati rispetta adesso la legislazione dell’Ue in materia di protezione dei consumatori. Non sarò soddisfatto fino a che i diritti dei consumatori non saranno rispettati pienamente e cercherò di utilizzare le strutture esistenti per raggiungere questo obiettivo».

 

Valentina Ferraro

Foto © European Community, 2014

 

Articolo precedenteAndy Warhol. In mostra a Roma un’icona del nostro tempo.
Articolo successivoAssegnati i premi “Cinque Stelle al Giornalismo”,
Valentina Ferraro
Laureata in letteratura contemporanea, ha lavorato per diversi anni come editor per una casa editrice romana, per poi avvicinarsi alla sua più grande passione: la scrittura, intesa come mezzo di comunicazione a 360 gradi. Ha iniziato scrivendo di cinema e cultura per diverse testate sia online che cartacee (fra queste, “Il quotidiano della Sera” e il settimanale “Il Punto”). Dopo il primo viaggio a Bruxelles, nel 2014, ha scoperto un forte interesse per l’Unione europea, iniziando così ad approfondire le tematiche relative all’Ue. La spiccata curiosità per l’universo della “comunicazione 2.0” l’ha portata a mettersi alla prova anche come blogger. Di recente la scrittura ha incontrato un’altra sua grande passione: l’enogastronomia.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui