Immigrazione: si abbassano i toni fra Roma e Bruxelles

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Le polemiche divampate ieri si placano a seguito di una telefonata “chiarificatrice” della Malmstrom ad Alfano

È stata una polemica dai toni accesi, quella scoppiata ieri tra Roma e Bruxelles, sul tema immigrazione, dopo l’ennesima tragedia avvenuta nel canale di Sicilia. Nella giornata di ieri, infatti, Michele Cercone, portavoce della commissaria Ue Cecilia Malmstrom, ha dichiarato: «La commissaria a marzo ha inviato una lettera alle autorità italiane dando la disponibilità della Commissione per verificare quali altre misure concrete potessero essere messe in campo, ma non abbiamo ricevuto indicazioni precise».

Immediata è arrivata la risposta di Angelino Alfano che, intervenuto a Effetto giorno, ai microfoni di Radio 24, non ha esitato a parlare di scaricabarile, riferendosi al modo in cui la Commissione aveva attribuito all’Italia la responsabilità di non aver indicato apertamente ciò di cui aveva bisogno. «Se il problema è spedire letterine – ha dichiarato ieri il ministro – domani prendo l’aereo e vado a Bruxelles». Alfano ha poi sottolineato: «Noi abbiamo sempre detto queste cose in tutti i consessi internazionali, abbiamo promosso a ottobre una task force mediterranea che ha dato alcuni esiti e questi esiti non sono stati portati avanti». Lo stesso Renzi, dagli schermi di Retequattro ha rincarato la dose, mostrandosi solidale con il punto di vista di Alfano e dichiarando secco: «L’Europa non può salvare gli Stati, le banche e poi lasciare morire le madri con i bambini».

Una giornata di tensioni dunque quella di ieri, in cui le accuse sono rimbalzate dall’Italia alla Commissione Ue fino a quando, in serata, è arrivata una telefonata della Malmstrom al nostro ministro degli Interni, dalla quale è scaturita una conversazione definita dallo stesso Alfano «costruttiva e aperta». Chissà se una telefonata sarà davvero bastata a chiudere le polemiche sulla questione dell’immigrazione e sulle modalità di gestione del problema nell’Ue. Fatto sta che il tema è sempre più urgente per l’Italia e per l’Europa e richiede sforzi e impegni concreti. Il prossimo appuntamento sarà il Consiglio di giugno che, come ha sottolineato oggi Cercone ai microfoni di Radio 24 «è importante perché è il momento per gli Stati membri di stabilire con chiarezza e in maniera concreta se intendono dare seguito a quelle espressioni di solidarietà che sono state fatte soprattutto dopo la tragedia di Lampedusa nell’ottobre scorso, o se, ancora una volta, non dobbiamo aspettarci misure e azioni concrete».

Valentina Ferraro

Foto © European Community, 2014

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Valentina Ferraro
Laureata in letteratura contemporanea, ha lavorato per diversi anni come editor per una casa editrice romana, per poi avvicinarsi alla sua più grande passione: la scrittura, intesa come mezzo di comunicazione a 360 gradi. Ha iniziato scrivendo di cinema e cultura per diverse testate sia online che cartacee (fra queste, “Il quotidiano della Sera” e il settimanale “Il Punto”). Dopo il primo viaggio a Bruxelles, nel 2014, ha scoperto un forte interesse per l’Unione europea, iniziando così ad approfondire le tematiche relative all’Ue. La spiccata curiosità per l’universo della “comunicazione 2.0” l’ha portata a mettersi alla prova anche come blogger. Di recente la scrittura ha incontrato un’altra sua grande passione: l’enogastronomia.

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