Ebola: dalla Ue un piano di mobilitazione

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Discusse nuove iniziative per arginare l’emergenza in Europa. Lorenzin: «L’Italia è sorvegliata al più alto livello. Nessun rischio legato all’immigrazione»

Cinquemila casi certificati, 2400 vittime in Africa occidentale. Questi i numeri trasmessi dall’Oms relativamente al  virus Ebola: si tratta di cifre in crescita, che costringono a prendere provvedimenti nell’immediato per arginare quanto più possibile i danni. E mentre negli Usa il presidente Obama ha già annunciato un piano d’azione per contrastare l’epidemia, l’Europa non resta certo a guardare. Finora l’Ue ha stanziato 150 milioni di euro che sono stati ultilizzati non solo per curare le persone infette, ma anche per cercare di arginare in ogni modo il contagio, per esempio attraverso il miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie o la sicurezza dei beni alimentari.

Da più parti arrivano le rassicurazioni riguardo un possibile contagio nei Paesi dell’Ue: il rischio viene definito “basso” e si continua a sottolineare come gli sbarchi di immigrati non rappresentino un pericolo. Eppure la preoccupazione rimane alta e di conseguenza anche il livello di allarme. Così, mentre in Italia, dopo che gli esami hanno rivelato esito negativo, si tira un sospiro di sollievo per i due bambini di Ravenna, tornati da un viaggio in Africa con sintomi che avevano fatto pensare al peggio, a Bruxelles  proprio in questi giorni si mette a punto un piano di mobilitazine contro il virus.

«L’Unione europea è seriamente preoccupata per l’epidemia di Ebola in Africa occidentale, dove la situazione va deteriorandosi di giorno in giorno» così Andris Piebalgs, Commissario per lo Sviluppo, Kristalina Georgieva, Commissaria per la Cooperazione internazionale e Tonio Borg, Commissario per la salute, in una dichiarazione congiunta. «Abbiamo discusso – si legge ancora nella dichiarazione – insieme ai ministri dell’Ue su come coordinare nuove iniziative su scala europea per reagire all’emergenza. Gli Stati membri hanno già dato il loro contributo attraverso il meccanismo unionale di protezione civile. Ce ne compiacciamo ed esortiamo a continuare su questa strada e a potenziare il sostegno alla regione per rispondere a bisogni impellenti: centri di cura funzionanti, sufficienti operatori sanitari e stabilità macroeconomica. Faremo inoltre del nostro meglio per allinearci alle priorità individuate e coordinate dall’Oms. Dallo scoppio dell’epidemia l’Ue è andata man mano intensificando l’assistenza».

Da parte sua, anche il nostro ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, tra i partecipanti al vertice sul virus Ebola di Bruxelles, tiene a precisare che «non c’è alcun rischio Ebola legato all’immigrazione: si tratta di un virus limitato ad alcuni territori che non ha nulla a che fare con questi tragici viaggi della speranza.  L’Italia – ha assicurato – è sorvegliata al più alto livello. Ora il nostro impegno è cercare di bloccare l’epidemia». La Lorenzin ha voluto anche ribadire come, per fermare il virus sia necessario «un coordinamento globale: si tratta di un’emergenza che va affrontata da tutta l’Europa con un impegno comune e coordinato, sia in Africa, sia da noi, con nuovi mezzi e nuove risorse, visto che sinora ci sono stati sforzi insufficienti. Oggi – ha concluso il ministro – in prima linea ci siamo noi, la Gran Bretagna e la Germania. Un po’ poco per far fronte a questo problema».

Valentina Ferraro
Foto © European Community, 2014

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Valentina Ferraro
Laureata in letteratura contemporanea, ha lavorato per diversi anni come editor per una casa editrice romana, per poi avvicinarsi alla sua più grande passione: la scrittura, intesa come mezzo di comunicazione a 360 gradi. Ha iniziato scrivendo di cinema e cultura per diverse testate sia online che cartacee (fra queste, “Il quotidiano della Sera” e il settimanale “Il Punto”). Dopo il primo viaggio a Bruxelles, nel 2014, ha scoperto un forte interesse per l’Unione europea, iniziando così ad approfondire le tematiche relative all’Ue. La spiccata curiosità per l’universo della “comunicazione 2.0” l’ha portata a mettersi alla prova anche come blogger. Di recente la scrittura ha incontrato un’altra sua grande passione: l’enogastronomia.

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