Il Palazzo dei Congressi dell’Eur ospita la Fiera, mai come quest’anno ricca di novità e di aperture internazionali
Che in Italia si legga poco e male è cosa nota. La dittatura del mercato e la logica del profitto che governano gran parte delle case editrici danneggiano indubbiamente la qualità, mentre l’eccessiva proliferazione dei mezzi di pubblicazione non fa altro che alimentare questa immensa confusione. Le nostre librerie si sono trasformate in grandi supermercati nei quali l’acquirente poco avvezzo a districarsi in questo mondo labirintico viene indirizzato verso prodotti di facile consumo che, tranne rari casi, non lasceranno tracce significative nella storia. Neppure la critica riesce più a svolgere quel ruolo che le era proprio fino a pochi anni fa. Il lettore sprovveduto, abbandonato in questo magma, non può che naufragare inesorabilmente.
Per queste ragioni accogliamo con entusiasmo la tredicesima edizione della fiera Più libri più liberi, una vetrina sulla piccola e media editoria che si terrà dal 4 all’8 dicembre prossimi presso il Palazzo dei Congressi di Roma. Una manifestazione che voci incontrollate davano in crisi e che invece è più viva che mai (circa 54.000 visitatori nella scorsa edizione).
Più di 400 editori, oltre 350 eventi dedicati al magnifico mondo della letteratura. Mai come quest’anno la manifestazione coinvolge un numero così ampio di autori e di editori stranieri, permettendo di fare il punto sul panorama letterario europeo e internazionale.
Workshop e conferenze toccheranno temi di attualità, come l’evoluzione della comunicazione digitale, i formati di produzione e i nuovi strumenti di lettura. Si cercherà di fare il punto su fenomeni in crescita, come quello del self publishing, meritevoli di particolare attenzione. Notevole rilievo viene poi dato al problema della letteratura in Italia, un Paese nel quale, a fronte di pochi individui virtuosi, si trova una gran massa di persone che leggono pochissimo o non leggono affatto. A tale proposito si cercherà di capire come incrementare la cultura e, di conseguenza, come formare una nuova platea di lettori. Anche il ruolo dei libri nell’educazione scolastica avrà un suo spazio, in relazione alla diffusione dei contenuti digitali. In quest’ottica si inseriscono numerosi eventi dedicati ai giovani, laboratori didattici e spazi nei quali affrontare in maniera ludica tematiche fondamentali per il futuro della cultura nel nostro Paese.
Riccardo Cenci
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