Dall’OLAF ottimi risultati nel 2014 per i contribuenti

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Lo scorso anno l’Ufficio europeo per la lotta antifrode ha ottenuto tangibili miglioramenti che permetteranno il recupero di 901 milioni al bilancio dell’Ue

Il direttore generale dell’OLAF Giovanni Kessler, nel corso di una conferenza stampa, ha presentato i risultati del 2014 dell’Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF, acronimo francese che sta per Office européen de Lutte Anti-Fraude). Sono stati conseguiti eccellenti risultati in tutta Europa, grazie alla conclusione di numerose indagini, continuando nel contempo a ridurne la durata complessiva e formulando un numero record di raccomandazioni negli ultimi cinque e più anni.

L’Ufficio ha raccomandato il recupero di 901 milioni di euro, che dovrebbero essere progressivamente restituiti al bilancio dell’Unione europea, contribuendo al finanziamento di altri progetti. I risultati registrati nel 2014, presentati ieri, confermano che negli ultimi anni l’OLAF è diventato sempre più efficiente, con risultati tangibili per i contribuenti dell’Ue.

Giovanni Kessler

«L’OLAF ha il compito di individuare, esaminare e bloccare le frodi a danno dei fondi dell’Unione europea. Il nostro lavoro produce risultati concreti e garantisce che il denaro dei contribuenti sia utilizzato per i fini previsti, creando posti di lavoro e crescita in Europa», ha ricordato Kessler, «il bilancio della nostra attività d’indagine nel 2014 conferma i brillanti risultati ottenuti dall’OLAF lo scorso anno. Ci siamo concentrati sui casi in cui il nostro intervento risulta particolarmente necessario e può conferire un effettivo valore aggiunto, ossia su indagini complesse in settori quali i fondi strutturali, le dogane, il contrabbando, gli scambi commerciali e gli aiuti esterni. Questi casi permetteranno di recuperare importi ingenti per il bilancio dell’Ue».

Per quanto riguarda le prospettive per il 2015, il direttore generale ha aggiunto che «l’entrata in vigore del nuovo regolamento sull’OLAF e l’adozione dei nuovi orientamenti sulle procedure di indagine a uso del personale hanno rafforzato questo Ufficio. Confidiamo di poter continuare a svolgere bene la nostra attività investigativa e di far progredire la strategia antifrode. Continueremo a sostenere attivamente la Commissione nei suoi piani per stabilire una procura europea. Tale progetto è un elemento chiave della nostra visione per una migliore protezione degli interessi finanziari dell’Unione europea».

Giovanni Kessler

Esaminando nel dettaglio i dati dello scorso anno, l‘OLAF ha ricevuto 1417 segnalazioni di possibili frodi, il numero più elevato dalla sua creazione. Questo maggiore afflusso d’informazioni non significa necessariamente che in Europa siano aumentate le frodi ma dimostra piuttosto la maggior fiducia riposta da cittadini, istituzioni e altri partner nelle capacità d’indagine dell’Ufficio europeo per la lotta antifrode. Nonostante la mole crescente di segnalazioni, l’OLAF ha continuato a valutare le denunce in tempi brevi – in media 2 mesi – per decidere se istruire o no un fascicolo. Rispetto agli anni precedenti, negli ultimi tre anni l’Ufficio ha ridotto del 70% la durata della fase di selezione. Sono state concluse 250 indagini, la cui durata media è scesa a 21 mesi, la più breve da oltre cinque anni a questa parte. L’OLAF ha formulato 397 raccomandazioni relative ad azioni finanziarie, giudiziarie, amministrative o disciplinari da parte delle autorità competenti, altro numero record in cinque anni.

Giovanni Kessler

Pur continuando a svolgere la sua funzione d’indagine nella più completa indipendenza, l’OLAF contribuisce attivamente alle iniziative legislative della Commissione europea per quanto riguarda la tutela degli interessi finanziari dell’Unione europea da frodi e corruzione. Durante tutto il 2014 l’OLAF ha contribuito ai negoziati relativi all’istituzione di una Procura europea così come a quelli sulla direttiva riguardante la tutela degli interessi finanziari dell’Unione europea, e alla legislazione intesa a migliorare l’efficacia della cooperazione doganale. L’OLAF ha concluso altresì accordi amministrativi con diverse istituzioni dell’Ue e altri partner, quali la Commissione europea, il Servizio europeo per l’azione esterna, la Banca mondiale, il programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo, l’Ufficio dei servizi di controllo interno dell’ONU e il Fondo mondiale per la lotta contro l’HIV/AIDS e la malaria. Si tratta di accordi che consentiranno all’OLAF di cooperare e di scambiare informazioni con tali organismi in modo più rapido, semplice e trasparente, innescando un’azione globale contro casi di frode e corruzione che spesso oltrepassano le frontiere nazionali.

Nella sua funzione d’indagine indipendente, l’OLAF può indagare su questioni relative a frodi, corruzione e altri reati che ledono gli interessi finanziari dell’Unione europea, in particolare per quanto riguarda tutte le spese dell’Ue (Fondi strutturali, politica agricola e Fondo di sviluppo rurale, spese dirette e aiuto esterno), alcuni settori delle entrate comunitarie (principalmente i dazi doganali) sospetti di comportamenti gravi del personale dell’Ue e di membri delle istituzioni europee.

Fiasha Van Dijk

Foto © European Community 2015

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Fiasha Van Dijk
Fondamentalmente apolide, proveniente solo "per caso" dai Paesi Bassi, figlia di immigrati di due continenti diversi da quello in cui vivo, spero di portare i resoconti dei pregi delle politiche dell'integrazione, della salute e della medicina dal resto d'Europa...

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