Papa Francesco chiede a Putin uno sforzo per la pace

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Il presidente russo sollecita Renzi per adoperarsi contro le sanzioni, che danneggiano anche l’economia italiana. Intanto in Ucraina si continua a combattere

Mentre dall’autoproclamata Repubblica di Donetsk trapelano notizie sempre più preoccupanti riguardo una massiccia ripresa dei combattimenti, il presidente russo Vladimir Putin prosegue nella sua “offensiva” diplomatica, volta a recuperare consensi e a rompere l’isolamento internazionale che stringe il suo Paese. Una risposta a quanto emerso in occasione del recente G7, durante il quale si è confermata l’intenzione di  mantenere le sanzioni fino al completo rispetto degli accordi di Minsk.

Vladimir PutinDal canto suo Putin, in occasione della sua visita all’Expo 2015, cerca di far leva sul fattore economico, sottolineando come la politica delle sanzioni sia dannosa per entrambe le parti. In particolare il presidente russo si rivolge al nostro Paese, con il quale ha avuto sempre ottimi rapporti, specialmente durante il governo Berlusconi (quest’ultimo ha infatti annunciato il progetto di una mozione da inoltrare alla Camera riguardo la necessità di sospendere le sanzioni).

Secondo Putin, in conseguenza di questa situazione, le imprese italiane perdoneranno contratti per il valore di circa un miliardo di euro. Un peccato considerando che la Russia potrà comunque trovare altri partner, mentre l’Italia subirà un notevole danno economico, sembra voler dire il presidente russo. Un tentativo di far breccia in un fronte europeo già diviso, cosa di cui Matteo Renzi è perfettamente consapevole. A questo proposito il premier italiano insiste riguardo la necessità di trovare una soluzione condivisa, mantenendo un atteggiamento prudente e sempre incline al dialogo.

Unica opzione possibile è dunque il rispetto degli accordi di Minsk, che purtroppo la cronaca di questi giorni ci conferma essere ampiamente disattesi. Nonostante l’ottimismo manifestato da Renzi, il quale vorrebbe riportare al più presto la Russia nella comunità internazionale anche per costruire un fronte comune contro la crescente minaccia terroristica e per affrontare la questione del Medio Oriente, una soluzione a breve termine appare ancora lontana.

Riguardo l’incontro avvenuto in Vaticano, Papa Francesco ha chiesto esplicitamente al capo del Cremlino uno sforzo per raggiungere la pace in Ucraina. Un colloquio privato di cinquanta minuti complessivi, durante il quale il Papa ha espresso tutta la sua preoccupazione riguardo quella che egli stesso definisce una terza guerra mondiale frammentata, con esplicito riferimento ai conflitti nord africani e medio orientali, oltre che alla guerra in Ucraina. Una soluzione in quest’ultima area di crisi, che fra l’altro implica l’annosa questione dei rapporti fra cattolicesimo e ortodossia, potrebbe giovare a un processo di pacificazione globale al quale il Vaticano aspira.

 

Riccardo Cenci

Foto in apertura © Wikicommons, al centro © European Community 2015

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Riccardo Cenci
Riccardo Cenci. Laureato in Lingue e letterature straniere moderne ed in Lettere presso l’Università La Sapienza. Giornalista pubblicista, ha iniziato come critico nel campo della musica classica, per estendere in seguito la propria attività all’intero ambito culturale. Ha collaborato con numerosi quotidiani, periodici, radio e siti web. All’intensa attività giornalistica ha affiancato quella di docente e di scrittore. Ha pubblicato vari libri (raccolte di racconti e romanzi). Attualmente lavora come Dirigente presso l’Enpam.

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