Il Comitato dei rappresentanti permanenti ha approvato l’accordo raggiunto con il Parlamento europeo sulla direttiva che istituisce nuove norme
Mercoledì scorso (22 luglio) il Comitato dei rappresentanti permanenti (Coreper) ha approvato, a nome del Consiglio, l’accordo raggiunto con il Parlamento europeo sulla direttiva che istituisce nuove norme in materia di distribuzione assicurativa.
Il testo rifonde e abroga la direttiva 2002/92/CE sulla intermediazione assicurativa con un triplice obiettivo. Esso mira a migliorare la regolamentazione delle assicurazioni al dettaglio in modo da favorire l’integrazione dei mercati e a creare le condizioni necessarie ad una concorrenza leale tra i distributori di prodotti assicurativi. Si propone inoltre di rafforzare la protezione degli assicurati, soprattutto per quanto riguarda i prodotti di assicurazione sulla vita che prevedono un investimento.
Gli intermediari svolgono un ruolo centrale nella distribuzione dei prodotti assicurativi e riassicurativi. Diversi tipi di persone e istituzioni, quali agenti, mediatori e imprese di assicurazione, distribuiscono prodotti assicurativi. L’applicazione della direttiva 2002/92/CE ha posto in evidenza la necessità di precisare ulteriormente un certo numero di disposizioni.
La nuova direttiva è volta più specificamente a:
– estendere il campo di applicazione a tutti i canali di distribuzione, prevedendo anche requisiti proporzionati per coloro che vendono prodotti assicurativi a titolo accessorio;
– individuare, gestire e attenuare i conflitti di interesse;
– rafforzare le sanzioni amministrative, nonché le misure da applicare in caso di violazione delle disposizioni fondamentali;
– migliorare la pertinenza e l’obiettività delle consulenze in materia assicurativa;
– garantire che le qualifiche professionali dei venditori siano commisurate alla complessità dei prodotti che vendono;
– precisare la procedura per l’accesso transfrontaliero ai mercati assicurativi.
Al fine di garantire la coerenza tra i settori finanziari, la direttiva terrebbe conto delle norme stabilite per i mercati degli strumenti finanziari. Essa non impedirebbe agli Stati membri di applicare disposizioni più rigorose a tutela dei consumatori, a condizione che tali disposizioni siano coerenti con il diritto dell’Unione europea.
L’accordo con il Parlamento è stato raggiunto durante il trilogo (riunione con rappresentanti del Parlamento, Commissione e Consiglio) del 30 giugno 2015. Il Consiglio ha adottato la sua posizione negoziale nel novembre 2014. La direttiva sarà ora sottoposta al Parlamento europeo per una votazione in prima lettura e al Consiglio per adozione. Gli Stati membri disporrebbero di due anni per recepire la direttiva nelle legislazioni e nei regolamenti nazionali.
Margit Szucs
Foto © 2015 Consiglio dell’Unione europea