Al Costanzi in scena una Traviata dal respiro internazionale

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L’opera di Verdi a Roma con la regia di Sofia Coppola e i costumi creati per l’occasione da Valentino. Uno spettacolo non ancora andato in scena ma già record di incassi

Raffinata e introversa, Sofia Coppola si cimenta per la prima volta con la regia di un’opera lirica. Quale sarà il suo approccio alla Traviata, in scena a partire da martedì prossimo al Costanzi, è la domanda che ha percorso il teatro durante la conferenza stampa di presentazione, gremita di giornalisti italiani e stranieri. Grande è la curiosità attorno a uno spettacolo che, prima ancora di andare in scena, vanta già il record di incassi nella storia della Fondazione lirica romana, un allestimento richiesto da Valencia e dal Giappone praticamente a scatola chiusa. Questo perché, oltre alla talentuosa regista, l’opera verdiana si avvale anche dell’apporto prezioso di Valentino, il quale ha creato i costumi che indosserà la protagonista.

IMG_2048Uno spettacolo nato da un caso fortuito, ricorda il sovrintendente Fuortes nel corso della presentazione. Durante un incontro con lo stilista, dedicato ad altri argomenti, il discorso è andato su Traviata. Fuortes giura di aver visto una luce particolare negli occhi di Valentino, un segnale difficile da ignorare. In breve la collaborazione ha preso corpo, grazie anche all’apporto dell’amico e collaboratore della maison Giancarlo Giammetti.

Valentino, per sua esplicita ammissione, sin da ragazzo coltiva una predilezione particolare per Traviata, per il suo estremo romanticismo. Forse per questo, per la grande sintonia con la vicenda e con la  protagonista, ha disegnato i quattro abiti di Violetta in un tempo brevissimo; ha impiegato solo un’ora e mezzo per delineare il carattere sfaccettato del personaggio. “Non mancherà un tocco di rosso”, dice lo stilista, lasciando ancora nel mistero la foggia dei modelli da lui ideati.

IMG_2087Valentino ha voluto ringraziare personalmente le maestranze del teatro, nelle quali ha trovato preziosa collaborazione. Spende anche parole di elogio per il cast, composto da Francesca Dotto (Violetta), Antonio Poli (Alfredo) e Roberto Frontali (Germont). La direzione sarà affidata al giovane Jader Bignamini, già ascoltato a Roma in Aida. 

Come dicevamo all’inizio, la Coppola è al suo primo cimento operistico. Eppure la regista, figlia d’arte, proviene da una famiglia di musicisti. Carmine Coppola, padre del grande Francis Ford, fu flautista presso la NBC Symphony Orchestra e compositore non trascurabile, in grado di porre la propria firma sulle colonne sonore del Padrino e di Apocalisse nowSin da piccola Sofia ha respirato musica, per cui il suo approccio alla lirica non può sorprendere.

Uno spettacolo che si annuncia di alta tradizione, raffinato ed elegante come è nello stile di Valentino, ma anche aperto alla modernità, secondo le inclinazioni poetiche di Sofia Coppola.

Oksana Tumanova

Immagini: Riccardo Cenci

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Oksana Tumanova
Oksana Tumanova. Nata nell’ex Unione Sovietica, ha vissuto in prima persona il disintegrarsi delle utopie socialiste. Da allora l’interesse per le complesse dinamiche dell’est Europa la spinge ad impegnarsi in prima persona, scrivendo di questi argomenti in particolar modo sul web.

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