Il difficile momento di Papa Francesco pellegrino in Irlanda

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Bergoglio a proposito dell’aborto: «è un problema antropologico e culturale, non religioso». La risposta su cosa dire al padre di un figlio omosessuale

Sono stati due giorni intensi ma anche estremamente difficili quelli vissuti il 25 e 26 agosto da Papa Bergoglio, in occasione del IX incontro Mondiale delle Famiglie svoltosi in Irlanda. Le gioie per questo appuntamento con migliaia di fedeli erano state largamente previste, ma anche le difficoltà per l’incontro durato oltre 90 minuti con alcuni che in passato, in strutture della chiesa, hanno subito abusi sessuali da parte di religiosi e religiose che “dovevano educarli”. Le ferite sono ancora aperte, e lo aveva capito anche Benedetto XVI, che ha lasciato a Francesco il compito di iniziare la “pulizia”.

Davanti a 300.000 persone al Phoenix Park di Dublino, uno dei parchi urbani più grandi d’Europa aperto al pubblico dal 1747 che ospita all’interno lo Zoo, impianti sportivi, giardini e laghi, Papa Francesco ha ribadito il suo rammarico e ha chiesto perdono raccontando l’incontro avvenuto il giorno prima con otto vittime di abusi perpetrati da “membri qualificati della Chiesa”. Ha chiesto anche perdono per i casi di “sfruttamento lavorativo”.

«Chiediamo perdonoha dichiarato Bergoglio – per alcuni esponenti della gerarchia che non si sono fatti carico di queste situazioni dolorose, chiediamo perdono per i bambini che sono stati tolti alle loro mamme e per tutte quelle volte in cui si diceva a tante ragazze madri che provavano a cercare i loro figli (dati in adozione, ndr) dai quali erano stati separati o ai figli che cercavano le loro madri che era peccato mortale, questo non è peccato mortale – ribadisce con fermezza il Papa – Il Signore ci dia la forza per impegnarci affinché mai più accadano queste cose e perché si faccia giustizia».

Il Papa si è rivolto alle tante famiglie presenti incentrando le sue parole sulla unicità del matrimonio, sulla necessità del battesimo per i neonati, sulla forza della preghiera e dello Spirito Santo che consente ai cattolici di superare ogni sfida, cita in proposito San Colombano come esempio il suo «straordinario successo missionario non era basato su piani strategici ma su una umile e liberante docilità ai voleri dello Spirito Santo».

Alle famiglie il Papa ha dato semplici consigli da parroco, con riflessioni sulla grazia del sacramento del matrimonio e della confessione.  Al termine del viaggio apostolico Papa Francesco, sul volo che lo riportava a Roma, ha “subito” domande imbarazzanti da parte dei giornalisti. Paddy Agnew irlandese del “Sunday Independent”, a proposito della vittima Marie Collins ha chiesto al Papa se era favorevole a nuovi tribunali di inchiesta vaticani in particolare sui vescovi. In proposito Papa Francesco ha risposto che per ogni vescovo si fa una giuria, «l’ultimo rivela Bergoglio – è l’arcivescovo di Guam che era ricorso in appello ma ho deciso, come è mio diritto, di prendere l’appello su di me e non mandarlo al tribunale.

Ho organizzato una commissione di canonisti e mi hanno detto che a breve daranno un responso. È un caso complicato ma non difficile, perché le evidenze sono chiare». A un giornalista spagnolo che gli chiedeva «cosa direbbe ad un padre di un figlio omosessuale» il Papa ha risposto: «siamo in tempo di cambiamento. Se il papà vede il figlio con quella tendenza, occorre pregare, dialogare, capire, fare spazio perché si esprima, non condannare. Mai dire che il silenzio è un rimedio. Ignorare questa tendenza è una mancanza di paternità o maternità, se non siete in grado, chiedete aiuto. Non cacciatelo dalla famiglia. È una sfida seria».

La frase che invece sta facendo scalpore è quella riportata da diversi media. Riportiamo il link più attendibile, quello di Euronews, perché riporta anche un pezzo del video originale: per Francesco è importante distinguere due tipi di manifestazione dell’omosessualità: la prima, quella che avviene quando si è piccoli e per cui si può richiedere l’assistenza di uno psichiatra per cercare le cause e «per vedere come sono le cose»; la seconda, quando si “manifesta” un po’ in là con l’eta, “dopo i vent’anni”: http://it.euronews.com/2018/08/27/frase-choc-di-papa-francesco-su-bimbi-gay

 

Giancarlo Cocco

Foto © joe.ie, Bbc

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Giancarlo Cocco
Laureato in Scienze Sociali ad indirizzo psicologico opera da oltre trenta anni come operatore della comunicazione. Ha iniziato la sua attività giornalistica presso l’area Comunicazione di Telecom Italia monitorando i summit europei, vanta collaborazioni con articoli sul mensile di Esperienza organo dell’associazione Seniores d’Azienda, è inserito nella redazione di News Continuare insieme dei Seniores di Telecom Italia ed è titolare della rubrica “Europa”, collabora con il mensile 50ePiù ed è accreditato per conto di questa rivista presso la Sala stampa Vaticana, l’ufficio stampa del Parlamento europeo e l’ufficio stampa del Ministero degli Affari Esteri. Dal 2010 è corrispondente da Roma del quotidiano on-line delle Marche Picusonline.

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