Roma, cittadinanza onoraria a Ezio Bosso

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Il riconoscimento, già approvato all’unanimità dall’Assemblea capitolina, vuole riconoscere il valore dell’impegno professionale, culturale e sociale, del maestro

Nel corso della mattinata la sindaca di Roma Virginia Raggi ha conferito la cittadinanza onoraria al maestro d’orchestra Ezio Bosso. L’ordinanza di conferimento era stata firmata lo scorso 19 febbraio, dopo l’approvazione all’unanimità dell’Assemblea capitolina. Pianista, compositore, direttore d’orchestra e ambasciatore dell’AssociazioneMozart 14”, che è ispirata ai progetti sociali ed educativi voluti da Claudio Abbado, porta e usa la musica come terapia in luoghi come carceri e ospedali, donando l’armonia della melodia a persone fragili e di tutte le età, a partire dai neonati.

Insignito di prestigiosi riconoscimenti in diversi Paesi del mondo, già direttore, tra le molte, dell’orchestra dell’Accademia nazionale di Santa Cecilia, Ezio Bosso è un’artista di fama internazionale, impegnato socialmente, coraggioso nel rompere gli schemi per portare la bella musica a tutti – non solo i più fortunati a esser nati in contesti culturali elevati – innovativo, come nell’aprire al pubblico le sue lezioni, prove orchestrali e cameristiche.
La cerimonia ha avuto luogo nell’Aula Giulio Cesare in Campidoglio, quando l’Orchestra dei Vigili Urbani ha suonato l’Inno di Mameli. Il maestro, commosso ha ringraziato con un accorato discorso, paragonando le note di una partitura ai singoli cittadini di una città, «così come un musicista deve voler bene e rispettare ogni singola nota, ogni cittadino deve amare e rispettare la sua città».

«Il maestro Bosso ha dichiarato più volte che la musica cambia la vita, illumina la vita. Perché la musica è di tutti e pone tutti sullo stesso piano, è un linguaggio davvero universale, senza proprietari, senza barriere, senza confini. Questo è anche il lavoro del direttore di orchestra: saper fondere in una sola espressione la voce di strumenti diversi, di toni e timbri distanti. Dare armonia – in senso musicale – è un gesto di pace e di libertà. La musica in tutte le sue forme e le sue manifestazioni rappresenta un’affermazione costante dell’uguaglianza tra gli esseri umani, di inclusione», ha dichiarato la sindaca Raggi.

«Anche per questo domani Roma» – ha proseguito la prima cittadina – «celebrerà questi principi con la Festa della Musica, una grande festa internazionale, collettiva che coinvolgerà migliaia di artisti in tutta la città. L’accento che il maestro Bosso ha messo sull’insegnamento della musica, nelle scuole, a iniziare dall’asilo punta a diffondere questi valori altissimi. È questa una delle motivazioni che hanno animato l’Assemblea nello sceglierla come nuovo cittadino di Roma. Perché questa lezione ha un valore straordinario anche per chi si impegna a creare condizioni migliori per la società, per le città, per la collettività».

«Un incontro davvero emozionante quello con il maestro Ezio Bosso» – ha dichiarato il vicepresidente vicario dell’Assemblea capitolina Enrico Stefàno – «le sue parole e il suo impegno toccano il cuore delle persone. E hanno toccato il cuore della città di Roma. Voglio sinceramente ringraziarlo» – ha concluso Stefàno – «per il suo alto impegno morale, civile e al servizio dei valori universalmente riconosciuti, unito a quello profuso verso la nostra Città, che da oggi si onora di avere un cittadino orgoglioso, come si è dichiarato lo stesso maestro, che la rappresenta nel mondo».

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