Il Tribunale della Commissione respinge ricorsi contro Nürburgring

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Ja zum Nürburgring eV e NeXovation contro i gestori del famoso circuito. Ma in questo caso l’esecutivo europeo si è espresso a favore degli aiuti di Stato

Progettato e realizzato per essere (secondo i costruttori) il più complesso circuito automobilistico mai realizzato e per sopperire all’esigenza della Germania che si stava facendo un nome nel settore grazie a Mercedes, nel 1927 fu realizzato il Nürburgring che si estende intorno al castello omonimo a cui fa da cornice sulla catena montuosa dell’Eiffel.

Luogo particolarmente suggestivo e affascinante per la sua posizione, è diventato famoso per la scarica adrenalinica che offrono le sue curve pericolose a ridosso di un fitto bosco, che gli hanno permesso di diventare sede dei test automobilistici come ad esempio Porsche la quale vi testò la 996GT3  o la nota trasmissione della BBC Top Gear che l’ha utilizzata numerose volte per delle sfide.

Data la notorietà che ha acquisito, il complesso ha subito delle modifiche e delle espansioni nel corso degli anni. A partire dal 2009 furono edificati alberghi, ristoranti, negozi e perfino un parco a tema chiamato Motor Mania. L’anello nord del circuito viene spesso utilizzato per i test delle nuove vetture e spesso noleggiato a tale scopo, da case automobilistiche e da giornalisti.

Viene anche utilizzato dai normali avventori i quali possono visitare il castello, fare shopping e persino provare personalmente l’emozione che la pista sa regalare, oltre alle proprie abilità al volante, mettendosi alla guida di auto sportive. È tra l’altro il palcoscenico in cui si svolge il Rock am Ring, il più importante festival musicale tedesco.

Non sempre però le cose vanno nel verso giusto infatti la società che gestiva la pista si trovava in situazioni debitorie tali da far quasi dichiarare il fallimento se non fosse stato per l’intervento della Renania-Palatina la quale aiutò la società con circa 300 milioni di dollari. Successivamente è stata venduta all’asta e comprata dalla Capricorn Development date le difficoltà dei prorietari di assolvere al debito pregresso.

Nel 2012 perqueste misure di sostegno la Commissione europea ha avviato un procedimento d’indagine formale. Anche la Ja zum Nürburgring eV, una società tedesca che si occupa di sport automobilistico, con l’intento di riqualificare il Nürburgring, ha mosso due denunce per gli aiuti ricevuti dalla Germania, e per delle irregolarità in merito alle procedure d’appalto che sarebbero state discrimatorie e poco limpide. Avrebbero permesso agli eventuali vincitori dell’appalto di continuare a usufruire dei suddetti aiuti.

Anche la società americana NeXovation, attiva in molti settori, ha mosso denuncia per le stesse motivazioni aggiungendo la vendita a un prezzo che non rispettava il valore di mercato poichè gli attivi erano stati comprati dalla Capricorn, la quale avrebbe fatto un’offerta inferiore.

L’esecutivo comunitario si è espressa nel 2014 in favore degli aiuti di Stato della Germania nei contronti del Nürburgring ma ha constatato l’effettiva illegittimità di alcune misure in favore dei venditori, ribadendo che in caso di un probabile recupero degli aiuto ai venditori non avrebbe coinvolto in alcun caso la Capricorn o le sue controllate e che la vendita degli attivi non era da considerarsi come aiuto di Stato.

Questo perchè per la Commissione la gara d’appalto sarebbe stata condotta in maniera trasparente rispettando lo standard di mercato e che non vi fosse una continuità economica tra acquirente e creditore. Questa decisione non è stata accettata nè dalla Ja zum Nürburgring eV nè dalla NeXovation che hanno impugnato la sentenza mirando all’annullamento della stessa in quanto convalidava che la vendita alla Capricorn non era da considerarsi come aiuto di Stato.

Il 19 giugno di quest’anno il Tribunale dell’Unione ha emesso la sentenza per cui l’impugnazione mossa dalle società non viene accolta per motivazioni infondate e irricevibili.

 

Gianfranco Cannarozzo 

Foto © Pixabay

 

 

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Gianfranco Cannarozzo
Lettore appassionato si avvicina al mondo del giornalismo mentre lavora presso uno studio legale che si occupa di ADR (Alternative dispute resolution). Nei suoi pezzi ama parlare di varie tematiche spaziando dall'attualità alla storia, alla politica.

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