Nel ristorante Grano: veri peccati di gola della tradizione italiana

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Grano

Lo chef Federico Montalbano presenta le sue prelibatezze nel cuore di Roma

La terra produce il grano. Ma l’uomo produce il sogno del grano, ed è il sogno che consente il realizzarsi delle cose”.

Con questo proverbio indù, il riferimento al valore del grano è inevitabile come lo è per il suo omonimo ristorante. Nel centro storico di Roma, precisamente in Piazza Rondanini, a pochi passi dal Pantheon e dalle maggiori attrazioni della capitale, nasce, infatti, il ristorante Grano dove i clienti vengono accolti in un ambiente sofisticato e raffinato.

Il connubio perfetto

Da diversi anni, il patron Saverio Crescente e lo chef Federico Montalbano sono uniti da un percorso di lavoro comune e dalla voglia di creare qualcosa di meraviglioso all’insegna del gusto, dell’equilibrio tra qualità e creatività.

La scelta di affidarsi al simbolo del Grano è legata al bianco che colora le sale del ristorante e al menù che declina i sapori mediterranei.

L’accoglienza al ristorante Grano

Ogni giorno, Saverio Crescente accoglie con naturalezza i suoi clienti perché ospitare è la sua passione. Ascoltare, mostrare interesse affinché sia percepita da parte degli ospiti la disponibilità alla relazione e al dialogo. Guardare al contesto per comprenderlo a fondo. Progettare iniziative pensate e adattate alle circostanze. Sono solo alcuni degli aspetti ai quali il buon Saverio è particolarmente attento per costruire e alimentare un clima di reciproca fiducia. Un senso di stima e di rispetto con il suo personale e con tutti i suoi clienti affezionati. Anche tutto lo staff è attento, disponibile, gentile e sempre presente.

L’arredamento

Un arredamento dalle linee pulite caratterizza le tre sale interne con legno a terra e bianco alle pareti. La luce predomina in ogni angolo per creare una magica atmosfera. Alle pareti si notano immediatamente le opere di Enzo Apicella, pittore e designer conosciuto in tutto il mondo e, sopra ogni cosa, amico della proprietà. È così che sulle sue grandi tele si nascondono storie, avventure, messaggi che si svelano agli occhi di chi le sa interpretare. Il ristorante offre anche la possibilità di consumare il proprio pasto nella sala esterna.

In cucina, invece, lo chef Federico Montalbano dà il meglio di sé per creare piatti che colpiscono il palato e il cuore allo stesso modo: ingredienti selezionati, ricette originali, sapori genuini.

La parola allo chef

Montalbano, appassionato del proprio  lavoro, tutti i giorni propone gustose prelibatezze e novità, basandosi su prodotti mediterranei e stagionali. Il suo obiettivo è sorprendere  chi si siede al tavolo e sa bene come riuscirci.

«La mia  cucina  è ricercata e moderna. Predilige l’utilizzo di pochi e semplici ingredienti», afferma lo chef. «Unisco tecniche e sapori differenti, cercando di mantenere uno stile unico, che pone al centro dei piatti l’ingrediente più importante: l’amore per questo mestiere».

I piatti forti

In particolare, tra gli antipasti, lo chef presenta soprattutto il “Polpo arrostito con crema di patate, pomodoro confit e olive di Gaeta”; la gustosa “Parmigiana di melanzane”; le squisite “Crocchette di calamari con ristretto di pesce”; le saporite “Polpettine di brasato con salsa di zucchine alla scapece”.

Tra i suoi primi piatti troviamo, invece, i deliziosi “Tagliolini con pesto di pistacchio e gamberi marinati agli agrumi”; il gustoso “Tonnarello di kamut con baccalà e carciofi arrostiti al profumo di mentuccia”; gli inconfondibili “Maccheroncini all’amatriciana” e il saporito “Risotto con stracotto di agnello, blu di capra, crema di carote e liquirizia”.

Non si può far a meno di ordinare, tra i secondi piatti, un tenero “Agnello laccato al miele in crosta di sesamo, salsa di senape di dijone e patate novelle”; uno stuzzicante “Filetto di manzo con purea di carote, salsa alle nocciole e fava di cacao”; una deliziosa “Lonza di maiale marinato alla birra con mele e verza” e, per gli amanti del pesce, un appetitoso “Pesce spada con crema di pistacchio di Bronte e croccante agli agrumi” o una squisita “Ricciola con caponata di melanzane”.

In ogni dessert, dai classici della tradizione alle proposte più contemporaneamente i suoi imperativi sono gli stessi: qualità, profumi, gusto, contrasti. Si può scegliere dal “Tiramisù 2.0” alla “Cassatina siciliana con salsa alla mandorla e croccante al pistacchio”, dal “Millefoglie con crema al mascarpone e frutti di bosco al Creme brûlèe al caffè e sambuca”. Da non perdere le favolose “Zeppole di patate e crema alla vaniglia”.

Il servizio catering

È attivo anche un servizio di catering a domicilio del ristorante, nato dopo anni trascorsi a contatto con un’affezionata clientela di livello e, in particolare, dopo le tante richieste di affiancamento nell’organizzazione di menù e cene a domicilio. Si tratta di un servizio ad hoc per chi vuole organizzare una cena in casa ma non vuole trascorrere la serata dietro agli oneri di organizzazione: cucina, allestimento della tavola, servizio e pulizie finali. Inoltre, il servizio di catering a domicilio include la possibilità di affidare a professionisti anche l’organizzazione della tavola e il servizio durante la cena.

Quando si pensa al ristorante Grano inevitabilmente si associa subito il pensiero ad una spiga di grano, emblema della primavera, della natura che si risveglia, che vince il buio e l’immobilità dell’inverno e dunque la morte. Il  chicco di grano, in particolare, è il simbolo di rinascita, segno di speranza e di futuro che mai, come in questo periodo così difficile, è di grande auspicio.

Francesca Sirignani

Foto © Francesca Sirignani

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Francesca Sirignani
Giornalista pubblicista specializzata in tematiche turistiche ed europee. Ha conseguito una laurea in Giurisprudenza – indirizzo transnazionale e, dopo aver ottenuto la seconda laurea in Studi Europei ed Internazionali, ha approfondito la conoscenza dell’inglese e del francese viaggiando e frequentando corsi linguistici all’estero. É il Direttore Responsabile della testata giornalistica on-line Follow Me Magazine ma collabora anche per “Montecarlo In”, "Weekly Magazine", “Area Wellness”, "Leisure & News International”, “Elaborare 4x4”,“Travel Quotidiano” e “Week – end Premium”. È docente al Master “Comunicazione per il settore enologico e il territorio” presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e ha anche collaborato in diversi progetti europei e di Legislazione Turistica che le hanno permesso di accompagnare gruppi in molte destinazioni del mondo. È iscritta al GIST cioè al Gruppo Italiano Stampa Turistica. Appassionata per culture, tradizioni e paesaggi di altri popoli ha fotografato molti Paesi.

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