Eurocomunicazione intervista il maestro Stefano Mainetti

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Tra i fondatori dell’ACMF, Associazione Compositori Musica per Film

Compositore e direttore d’orchestra italiano di fama internazionale, Stefano Mainetti è docente di composizione per la musica applicata alle immagini presso il Conservatorio di Santa Cecilia di Roma, nonché uno dei fondatori dell’ACMF, Associazione Compositori Musica per Film.

Arte e cultura italiana nel Mondo

Nonostante il periodo pandemico Stefano Mainetti è riuscito a portare avanti diversi progetti, internazionali e italiani. A partire dal collettivo di artisti, scienziati e filosofi, riuniti da Emmanuel Demarcy-Mota al Théâtre de la Ville-Paris che ha lanciato la Carta 18XXI, con lo scopo di promuovere il teatro internazionale attraverso la realizzazione di spettacoli teatrali con i giovani e per i giovani. Una collaborazione internazionale che porta ad un Teatro per l’Europa e il Mondo, con lo scopo di promuovere un nuovo metodo di lavoro e un confronto mai sperimentato prima nel mondo teatrale.

Il Manifesto, presentato a Firenze nel 2019

Il Teatro della Pergola di questo progetto è il principale promotore e sono numerose le personalità italiane che hanno aderito al progetto con entusiasmo. Tra questi, oltre a Stefano Mainetti, Carlo Sisi, Stefano Accorsi e Stefano Mancuso. Parallelamente, il progetto è partito anche in altri Paesi europei, a dimostrazione della volontà condivisa da diverse personalità della cultura di creare un nuovo spazio di confronto e dialogo.

Partecipano al progetto

Produzioni di ogni parte del Mondo, tra cui i già citati Théâtre de la Ville (Parigi) e il Teatro La Pergola (Firenze), São Luiz Teatro Municipal (Lisbona), Théâtre National de Kaohsiung (Taiwan), Festival Intenational de Sibiu (Romania), Teatre Lliure (Barcellona), UCLA University of California (Los Angeles), Institut Pierre-Gilles De Gennes (Parigi), Association Prévenance l’ANRAT, l’Académie de Paris.

Spazio ai giovani

«Sono molto onorato di far parte di questa organizzazione perché è dedicata ai giovani e proprio in questo momento c’è tanto bisogno di investire su di loro. Di creare un substrato operativo, di dargli spazio e speranze, perché credo che al contrario di quanto si dice quotidianamente, “i giovani d’oggi hanno meno iniziativa”, io credo che non sia assolutamente vero. Credo che, invece, abbiano meno spazio rispetto a quanto ne abbiamo avuto noi nelle generazioni precedenti».
Di questo e altro parliamo ne corso dell’intervista. Buona visione!
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