Europa e Medio Oriente s’incontrano a San Pietro nella speranza della pace

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Per la prima volta saranno proclamate sante due religiose palestinesi. Giornata importante per i rapporti fra cristiani, musulmani ed ebrei

Nella domenica nella quale si celebra l’Ascensione del Signore, Papa Francesco, in Piazza San Pietro, proclamerà sante quattro religiose: una francese, una italiana e due palestinesi: Suor Marie Alphonsine Danil Ghattas da Gerusalemme, fondatrice della Congregazione delle Suore del Rosario, e Suor Maria di Gesù Crocifisso Baourdy, della città di Ibillin in Galilea fondatrice del Carmelo di Betlemme e di un altro Carmelo in India. Nella piazza sarà presente anche il presidente palestinese Mahmoud Abbas Abu Mazen con una delegazione di 2124 persone provenienti dalla Palestina, dalla Giordania e da Israele comprendente l’Arcivescovo di Akka e di tutta la Galilea per i Greci Cattolici Melkiti, l’Arcivescovo di Haifa dei maroniti, il Patriarca Latino di Gerusalemme, il Patriarca Fouad Twal, l’arcivescovo Georges Baq’ouni, vescovi dalla Giordania, Palestina, Libano, Iraq, Marocco, Tunisia, Egitto, Libia e Cipro oltre a un gran numero di sacerdoti, religiose e fedeli delle varie chiese.

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Foto © www.news.va

Ieri Papa Francesco ha accolto in Vaticano il Presidente palestinese Abu Mazen con un grande abbraccio. «La vedo più giovane» ha detto Bergoglio ad Abu Mazen che ha poi presentato le 11 persone che facevano parte del seguito tra cui il Sindaco (donna) di Betlemme. Il Presidente palestinese ha donato al Papa una piccola cassa di madreperla contenente un rosario di legno d’ulivo e i reliquari delle due sante palestinesi. Papa Francesco ha invece donato una copia in arabo della Evangelii Gaudium e un medaglione con la figura dell’Angelo della Pace che «distrugge lo spirito cattivo della guerra» – ha confidato il pontefice – «Ho pensato a te che sei un angelo di pace».

Si è parlato del processo di pace con Israele esprimendo l’auspicio che si possano riprendere i negoziati diretti tra le parti per trovare una soluzione giusta e duratura al conflitto.

Pope F + Abu Mazen Tg1Ritornando alla Messa pontificale di domenica, la Superiora Generale delle Suore del Rosario porterà all’altare le reliquie della nuova Santa Marie Alphonsine Daniel Ghattas. Presenzierà anche l’Ing. Munir Elias miracolato a Cana di Galilea grazie alla intercessione di Suor Alphonsine (morta il 25 marzo 1927). Il fatto è avvenuto il 9 luglio del 2009 quando Munir Elias, addetto alla misurazione delle aree, nei pressi di Tel Aviv, mentre elevava l’asta di misurazione toccò un cavo della corrente elettrica ad alta tensione con la punta estrema di ferro dell’asta di misurazione e venne colpito da una scarica di 24.000 volt. Portato in ospedale si cercò di rianimarlo e si constatò un arresto cardiaco di circa 8 minuti. Trasferito in rianimazione la speranza di salvarlo erano minime, se ne fosse uscito vivo sarebbe sopravvissuto in stato vegetativo per lesioni al cervello.

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Fu grazie alle suore del Rosario che unite in preghiera impetrarono Suor Alphonsine di salvare quell’uomo. E il miracolo avvenne, il giorno della beatificazione, domenica 22 novembre 2009 alle 8 di mattina Emil si risvegliò e dinanzi agli increduli medici e ai genitori si tolse gli apparecchi dal corpo chiedendo cosa gli fosse successo. Quel giorno un amico conoscente di Emil e suo concittadino di Cana ha esclamato: «questo è il secondo miracolo di Cana, il primo è stato quello di Gesù che ha mutato l’acqua in vino».

Il Patriarca Latino di Gerusalemme ha affermato che: «la santificazione di due donne provenienti dal Medio Oriente, nel bel mezzo di queste circostanze difficili è un appello di Papa Francesco a pregare, solo la preghiera può liberare la nostra regione dalle sue calamità in modo miracoloso» aggiundendo come «sono due nuove Sante, ambedue si chiamano Maryam, un modello di perfezione per i cristiani, i musulmani e gli ebrei».

Questo evento è un messaggio ai cristiani del Medio Oriente, un conforto, una speranza specie per gli emigrati allontanati dai loro Paesi di origine e per tutti i perseguitati nei tempi moderni.

 

Giancarlo Cocco

Foto © Eurocomunicazione, News.Va e Tg1 Rai

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Giancarlo Cocco
Laureato in Scienze Sociali ad indirizzo psicologico opera da oltre trenta anni come operatore della comunicazione. Ha iniziato la sua attività giornalistica presso l’area Comunicazione di Telecom Italia monitorando i summit europei, vanta collaborazioni con articoli sul mensile di Esperienza organo dell’associazione Seniores d’Azienda, è inserito nella redazione di News Continuare insieme dei Seniores di Telecom Italia ed è titolare della rubrica “Europa”, collabora con il mensile 50ePiù ed è accreditato per conto di questa rivista presso la Sala stampa Vaticana, l’ufficio stampa del Parlamento europeo e l’ufficio stampa del Ministero degli Affari Esteri. Dal 2010 è corrispondente da Roma del quotidiano on-line delle Marche Picusonline.

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