Il Parlamento europeo approva il Piano Juncker

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Aiutare la ripresa economica con investimenti per € 315 miliardi, annunciato dalla Commissione europea lo scorso novembre

Il piano d’investimenti da 315 miliardi di euro, primo pilastro dell’accordo che ha portato all’elezione dell’attuale esecutivo comunitario, ha ottenuto in prima lettura l’approvazione del Parlamento europeo nella procedura di codecisione col Consiglio Ue.

Gli eurodeputati hanno approvato le regole sul fondo con 464 voti a favore, 131 contrari e 19 astensioni. Il voto segna la fine di un processo legislativo particolarmente rapido.

Durante i negoziati col Consiglio europeo, il Parlamento ha modificato la struttura di finanziamento del fondo di garanzia del piano, ottenuto voce in capitolo nella scelta delle regole di governance e rafforzato il controllo democratico sul suo funzionamento.

Plenary Session week 26 2015 in Brussels. Decision adopted on the action plan for a fairer corporate tax system in the EU - Commission statement

In particolare l’assemblea parlamentare ha ottenuto il ridimensionamento dei tagli nei programmi di ricerca e innovazione “Orizzonte 2020” e il Meccanismo per collegare l’Europa (CEF – per collegare reti digitali, energia e trasporti in Europa) di un miliardo di euro. Questo sarà recuperato con i margini di bilancio inutilizzati nel 2014 e 2015.

Il Parlamento ottiene il diritto di approvare la nomina del direttore generale e vice direttore del fondo per gli investimenti, di pubblicare l’elenco dei progetti approvati e d’introdurre una serie di criteri e di obiettivi per selezionare i progetti in linea con le priorità generali dell’Unione.

Ora che il Parlamento ha approvato le norme, il Consiglio dei ministri deve fare altrettanto. Il Consiglio aveva confermato l’accordo provvisorio con il Palamento il 9 giugno scorso e dovrebbe presto dare il suo consenso con procedura scritta. Una volta avvenuto ciò, il regolamento del Piano Juncker entrerà in vigore all’inizio del mese di luglio e il Fondo dovrebbe essere pienamente operativo entro settembre.

Fiasha Van Dijk

Foto © European Parliament and Giovanni De Negri, 2015

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Fiasha Van Dijk
Fondamentalmente apolide, proveniente solo "per caso" dai Paesi Bassi, figlia di immigrati di due continenti diversi da quello in cui vivo, spero di portare i resoconti dei pregi delle politiche dell'integrazione, della salute e della medicina dal resto d'Europa...

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