Dalla ricerca di frontiera all’innovazione, CER finanzia 135 sovvenzioni “Proof of Concept”

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Il Consiglio europeo della ricerca ha annunciato oggi i risultati della terza tornata del suo concorso per le sovvenzioni 2015

Fibre super robuste ricavate da bachi da seta bionici, un trattamento per le lesioni croniche con farmaci per inalazione, reverse-engineering dei processi di costruzione medievale per restaurare il patrimonio architettonico dell’Europa. Queste sono solo alcune delle invenzioni dei beneficiari di sovvenzioni CER (Consiglio europeo della ricerca, nell’acronimo inglese ERC, European Research Council) che hanno ricevuto nuovi finanziamenti per esplorare il potenziale innovativo delle loro ricerche.

MEXICO MOEDASIl CER ha annunciato oggi i risultati della terza tornata del suo concorso per le sovvenzioni Proof of concept dello scorso anno. Nel 2015, 135 beneficiari di sovvenzioni CER hanno avuto accesso a questo regime di finanziamento complementare. Le sovvenzioni Proof of concept, del valore di 150.000 euro ciascuna, possono essere utilizzate, ad esempio, per registrare i diritti di proprietà intellettuale, indagare sulle opportunità commerciali o effettuare convalide tecniche.

MEXICO MOEDASPer il commissario europeo per la Ricerca, l’innovazione e la scienza, Carlos Moedas, «l’eccellenza scientifica è indispensabile per favorire un contesto sostenibile per l’innovazione europea. Le sovvenzioni Proof of concept aiutano i ricercatori a colmare il divario tra il mondo accademico e il mercato, e sostengono la scienza di frontiera che produce innovazione con applicazioni concrete, creando nuove opportunità per l’occupazione e i prodotti europei».

WEF 2016 in DavosPer il professor Jean-Pierre Bourguignon, presidente del CER, «sappiamo che le sovvenzioni del CER rinforzano lo spirito imprenditoriale nei gruppi di ricerca che le ricevono, come dimostra l’interesse mostrato dai nostri beneficiari per i finanziamenti Proof of Concept, introdotti dal Consiglio scientifico del CER per contribuire a convertire le idee innovative in soluzioni praticabili che vanno incontro alle esigenze della società e del mercato. Ciò aggiunge una dimensione alla filosofia CER basata sulla fiducia nei ricercatori guidati dalla curiosità scientifica».

WEF 2016 in DavosI progetti premiati sono stati sviluppati in aree di ricerca che coprono un’ampia gamma di temi nel campo delle scienze fisiche e dell’ingegneria, delle scienze della vita, delle scienze sociali e umane. Nel 2015 il CER ha ricevuto 339 domande per i finanziamenti aggiuntivi Proof of Concept e ha concesso sovvenzioni pari a 20 milioni di euro.

I ricercatori selezionati per il concorso lavorano in 17 Paesi di tutta l’Europa: Regno Unito (22), Spagna (20), Paesi Bassi (17), Germania (15), Francia (10), Svezia (9), Israele (8), Svizzera (8), Italia (7), Belgio (5), Austria (3), Danimarca (3), Portogallo (3), Grecia (2), Cipro (1), Finlandia (1) e Polonia (1).

Dalla prima edizione nel 2011 il programma di finanziamento Proof of Concept del CER ha aiutato più di 400 ricercatori a far arrivare sul mercato le proprie ricerche finanziate dal CER, e ad offrire soluzioni alle sfide per la società. I concorsi sono riservati a ricercatori che beneficiano di una sovvenzione CER o che ne hanno beneficiato recentemente. I progetti finanziati possono durare fino a 18 mesi.

Il Consiglio europeo della ricerca, istituito nel 2007 dall’Unione europea, è la prima organizzazione europea che finanzia l’eccellenza nella ricerca d’avanguardia. Ogni anno seleziona e finanzia ricercatori creativi di tutte le nazionalità ed età per realizzare progetti ambiziosi basati in Europa. Il CER mira ad attirare in Europa i migliori ricercatori di tutto il mondo. A tutt’oggi ha erogato finanziamenti a più di 5.000 ricercatori eccellenti a diversi stadi della carriera.

Il CER è guidato da un organo direttivo indipendente, il Consiglio scientifico. Dal gennaio 2014, il presidente è il Prof. Jean-Pierre Bourguignon. Il CER ha un bilancio di oltre 13 miliardi di euro per il periodo 2014-2020, e fa parte del programma di ricerca e innovazione dell’Ue, Orizzonte 2020, per il quale è responsabile il Commissario europeo per la Ricerca, l’innovazione e la scienza, Carlos Moedas.

Sophia Ballarin

Foto © European Union ed ERC

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