L’Irpinia e l’azienda Terre di Petrara

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Irpinia

La serata celebrativa delle vittorie dell’azienda si è svolta al ristorante “Ristoro degli Angeli”, a Garbatella, diretto da Elisabetta Girolami

L’Irpinia, un’area geografica dell’Italia meridionale, precisamente l’entroterra appenninico, oggi provincia di Avellino tra la Campania e il Tavoliere delle Puglie, fino a lambire il Vulture. Un territorio prevalentemente montuoso-collinare, che si contraddistingue anche per le sue bellezze ambientali e paesaggistiche, non a caso definita anche la “verde Irpinia”. Tra valli e rilievi, si possono incontrare numerosi corsi d’acqua, che contribuiscono a rendere viva di vegetazione questa vasta area. Tra le colture che continuano a riscuotere maggior successo abbiamo i vigneti, con le annesse aziende vitivinicole, come la Terre di Petrara.

L’azienda

Terre di Petrara, situata nella parte più interna dell’Irpinia, conserva un luogo intriso di memoria e antica cultura. Proprio in questi luoghi nasce la storia della famiglia Simonelli, nel comune di San Mango al Calore. Un’avventura tra le uve che le prime scritture ufficiali fanno risalire al 1816, data oggi leggibile sulle etichette delle bottiglie. Una produzione autoctona, che rimaneva circoscritta a pochi intimi fino al 2009. Poi, Giuseppe Simonelli, insieme ai fratelli Alberto e Mario, aprirono nuovi orizzonti, con l’intento della vendita al pubblico. Tra tanti anni di operosità, mista a sacrifici, quest’azienda ha saputo farsi apprezzare conquistando mercati e riconoscimenti, come il Taurasi e Fiano Docg.

I premi

Dopo il premio Miglior Cantina d’Italia 2021 per Winemag, al Taurasi di Terre di Petrara viene aggiudicato anche il Platino al Decanter World Wine Awards, il più esteso e prestigioso concorso vinicolo internazionale. Con 97 punti su 100 è arrivato in ottima posizione nella valutazione di più di 18.000 campioni di vino, provenienti da 56 Paesi in tutto il Mondo. Un vero e proprio made in Italy enologico di qualità, come sottolineato da Giuseppe Simonelli, architetto e responsabile della cantina: «Questi riconoscimenti rappresentano una grande soddisfazione e un incoraggiamento ad andare avanti. Possiamo immaginare la gioia che avrebbero provato i nostri nonni, di cui abbiamo recuperato le più antiche tradizioni».

Una serata celebrativa nella capitale

Per celebrare le vittorie dell’azienda si è svolta al ristoranteRistoro degli Angeli“, nel quartiere romano Garbatella, una serata diretta da Elisabetta Girolami. Alla cena hanno partecipato giornalisti, personaggi di spettacolo e molti gourmet, estimatori del prodotto made in Italy di eccellenza. Un festeggiamento ad hoc per il lavoro svolto da questa piccola cantina che produce 30.000 bottiglie l’anno tra Aglianico, Taurasi e Fiano. Attraverso un menù di terra, su base di vegetali, sono stati gustati tra i primi, la zuppa di ceci e rosmarino, bagnata con Aglianico, mezze maniche con tre tipologie di funghi e topinambur, accompagnati con Taurasi 2016 e Fiano Docg 2019.

Da Frascati il gelato ad hoc

Le creazioni del Maestro gelatiere di Frascati Roberto Troiani, hanno concluso con creatività questa iniziativa, deliziando il palato degli invitati. Due novità per l’inventore dei gelati di vini: «Per l’occasione ho realizzato due nuovi gusti» – sottolinea Troiani – «Un gelato al Fiano aromatizzato al lime, e un Taurasi 2016 aromatizzato ai mirtilli con petali di rosa. Sono uvaggi e autoctonie che si prestano bene all’associazione con agrumi e con pietanze di terra. La nostra ricerca non si ferma mai».

Tradizione e ricerca di famiglia

Per Giuseppe Simonelli: «Il ritorno alla terra è un fatto concreto che ci inorgoglisce. Dedichiamo una grande cura alle nostre vigne, con l’obiettivo di valorizzare il territorio per arrivare a un sapore genuino che possa essere apprezzato da chi lo gusta.Irpinia Abbiamo aumentato la produzione e l’abbiamo arricchita di ulteriori opzioni maggiormente pregiate, come una linea di Taurasi riserva, invecchiata un anno ulteriore in bottiglia, e i formati magnum. Proprio il Taurasi rappresenta il fiore all’occhiello della nostra produzione e un simbolo della tradizione del nostro territorio. Per noi rappresenta un grande orgoglio e speriamo che possa diffondersi sulle tavole di tutto il Paese, ma anche presso ristoranti, bar, enoteche. Il bere responsabile di qualità rappresenta la cultura e la capacità di saper apprezzare e valorizzare il nostro made in Irpinia».

 

Alessandra Broglia

Foto © Diessecom, Il vitigno

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