Vienna, elegante e austera. Dove la cultura non ha mai perso i fasti dell’Impero

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Sulle tracce dello stile Liberty Postsparkasse, Museo dell’Arte Applicata, Karlsplatz, Secessione e Wienzeile. L’anno dedicato a Mahler. La Chiesa di San Leopoldo allo Steinhof. I prossimi appuntamenti.

Maggiore centro culturale della Mitteleuropa, Vienna nel primo Novecento era la capitale di un impero composto da 15 nazioni e circa 50 milioni di abitanti. Oggi conserva l’antico splendore soprattutto nell’aria che si respira passeggiando fra architetture antiche e moderne. Da vedere: il duomo di Santo Stefano e le chiese di San Carlo Borromeo (Karlskirche) San Ruprecht e la Chiesa dei Cappuccini, il Parlamento e l’adiacente Municipio della città, il palazzo di Schönbrunn l’Hofburg e il suo Volksgarten (ovvero la residenza estiva e quella invernale degli Ausburgo). Le tante mostre e i musei, come il Naturhistorisches, il Kunsthistorisches, il Museo di Arte Moderna, il Museo dell’Arte Barocca, il Museo della Scienza e delle Tecnica, l’Albertina il Leopold e il Belvedere. Il Museums Quartier occupa la bellezza di 45 mila metri quadri nel Centro Storico della città (patrimonio Unesco). Vienna è anche conosciuta come capitale mondiale della musica classica, avendo ospitato Beethoven, Brahms, Haydn, Liszt, Mozart, Salieri, Schubert, gli Strauss. Valzer e opera ovunque, ma anche musical e concerti pop, rock, jazz. E a breve due nuove attrazioni: nell’area del Prater il museo delle cere Madame Tussauds e nella manifattura di porcellane Augarten un nuovo museo.

 

Sulle tracce dello stile Liberty Postsparkasse, Museo dell’Arte Applicata, Karlsplatz, Secessione e Wienzeile

Wienzeile
Wienzeile

Accanto alle famose opere in stile gotico o barocco lo stile Liberty occupa un posto fisso nell’architettura viennese. A cavallo tra il XIX e il XX secolo architetti importanti come Otto Wagner, Josef Hoffmann, Adolf Loos (fondatore del circolo artistico Wiener Werkstätte), Kolo Moser o Joseph Maria Olbrich costruirono edifici celebri come la Secessione (“Al tempo la sua arte. All’arte la sua libertà” è scritto sopra il portale), la Postsparkasse o la casa Loos che ancora oggi caratterizzano l’immagine della città. Era il periodo del cosiddetto “Modernismo Viennese”: il gruppo di artisti formatosi intorno a Gustav Klimt (Egon Schiele, Oskar Kokoschka), Carl Moll e ai già citati Wagner, Moser e Hoffmann, oltre a Arnold Schönberg (e i suoi allievi tra cui Alban Berg ed Anton von Webern), Sigmund Freud, Arthur Schnitzler, Hugo von Hofmannsthal e Peter Altenberg si staccò dal circolo più conservatore del Künstlerhaus, impegnandosi a favore di nuove idee. Elemento caratteristico dell’architettura in stile Liberty sono le decorazioni (non per Loos, che propagandava un’architettura prettamente funzionale), soprattutto per gli esterni.

 

L’anno dedicato a Mahler

_DSC4822Per tutto il corso del 2011 gli appassionati di musica potranno seguire le celebrazioni dedicate al centenario della morte di Gustav Mahler, conosciuto come il “precursore della Nuova Musica”. Originario della Boemia, il noto compositore, considerato fin dall’infanzia un genio (si esibiva al pianoforte già dall’età di dieci anni) si trasferì presto nella Capitale austriaca. Maestro di cappella al Teatro dell’Opera fu designato non ancora quarantenne dall’imperatore Francesco Giuseppe come direttore artistico della Hofoper, l’Opera di Corte. Qui Mahler avviò una riforma completa dell’opera lirica, avvalendosi anche della collaborazione del geniale scenografo Alfred Roller. Al Museo dell’Opera di Stato (Staatsopernmuseum, nella foto a sinistra) è possibile ripercorrere vita e cambiamenti apportati dal grande direttore.

 

La Chiesa di San Leopoldo allo Steinhof

Chiesa di San LeopoldoCostruita tra il 1905 al 1907 sul terreno dell’ex-manicomio della Bassa Austria, l’attuale ospedale psichiatrico della città di Vienna, la chiesa del Centro Statale di Cura e Guarigione della Niederösterreich è una delle opere principali dell’architetto Otto Wagner oltre a essere la principale opera sacra dello stile Liberty viennese. La particolarità della Chiesa di San Leopoldo è di essere progettata “in discesa” in modo da permettere ad ogni fedele (la capienza è di circa 800 persone) di partecipare visivamente in maniera totale alla rappresentazione liturgica. La facciata è decorata con lastre di marmo di Carrara, le preziose finestre sono a mosaico di vetro, così come a mosaico sono i quadri dei Santi Pietro e Paolo.

 

Giocare con i suoni alla Casa della Musica

virtuellerdirigent3Nell’antico palazzo Erzherzog Karl, nel Centro Storico di Vienna, è possibile imboccare un vero e proprio viaggio musicale: si apprende la vita fin nei minimi particolari dei musicisti più famosi del passato e ci si proietta al futuro totalmente computerizzato. Sei piani di esposizione per conoscere il mondo dei fenomeni acustici e musicali, non limitandosi ad ascoltare, ma vedendo, toccando e perfino producendo suoni e note. O addirittura cimentandosi nella direzione d’orchestra: i Wiener Philharmoniker esprimeranno un giudizio sulla vostra abilità! Nella sala da concerto appositamente concepita è possibile invece ascoltare l’unica versione ridotta autorizzata (30 minuti circa) dell’originale Concerto di Capodanno viennese.

 

I prossimi appuntamenti

Opera di Stato
Opera di Stato

Rodin e Vienna: fino al 6 febbraio le opere del noto scultore e pittore francese, membro esterno della “Secessione viennese”, importante pioniere della modernità, in mostra al Belvedere inferiore.

Pop Art all’Albertina: il celebre museo del Centro Storico dedica due mostre agli artisti statunitensi Roy Lichtenstein “Black & White” fino al 15 maggio e Mel Ramos “Girls, Candies & Comics” dal 18 febbraio al 29 maggio.

Ballo dei Caffettieri: nel Palazzo Imperiale il 25 febbraio l’evento che attira molti visitatori e che si conclude a tarda notte al Café Landtmann dopo il tipico giro con la carrozza a due cavalli.

“Corteo” del Cirque du Soleil: dal 10 febbraio al 6 marzo parata in stile carnevalesco di sessanta artisti provenienti da ventotto Paesi, sotto il tendone bianco al Neu Sankt Marx.

Festival internazionale della fisarmonica: dal 26 febbraio al 27 marzo fino a tre esibizioni al giorno, tra tradizione e innovazione, in diciotto luoghi diversi della città.

 

Giovanni De Negri (dal settimanale nazionale Il Punto n° 3/2011, versione cartacea qui: 90_91 Viaggi_new)

Foto © Wien Tourismus

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Giovanni De Negri
Giornalista professionista ed esperto di comunicazione ha iniziato come conduttore in alcune emittenti televisive locali per poi passare a ogni altro genere di media: quotidiani, periodici, radio, web. Ha alternato l’intensa attività giornalistica con quella di amministratore di società e di docente, a contratto titolare di insegnamento o come cultore della materia, presso Università pubbliche e private, italiane e straniere, per l’Esercito e per la Scuola superiore dell’economia e delle finanze. Ha inoltre lavorato presso Uffici stampa della P.A. (Palazzo Chigi, Regione Lazio e Comune di Roma) e realizzato eventi/convegni presso la Camera dei Deputati, il Senato della Repubblica, la Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro (CNEL)

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