Agenda digitale: la grande sfida del semestre italiano

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L’Agenda digitale fa parte delle sette iniziative faro individuate dalla Commissione europea all’interno di “Europa 2020”, strategia messa a punto dall’Ue che, a partire dal 2010, ha individuato una serie di obiettivi, relativi principalmente a produttività, coesione sociale e occupazione, volti ad arginare gli effetti della crisi finanziaria iniziata nel 2008. L’agenda digitale costituisce uno dei traguardi cui l’Europa ambisce e, per molti versi, rappresenta un punto cruciale anche nella  politica interna dei singoli Stati membri. Appare sempre più evidente, infatti, come l’innovazione e la crescita economica, passino più che mai attraverso lo sviluppo delle nuove tecnologie.

Scopo principale dell’agenda è quello di saper cogliere e sfruttare al massimo tutte le potenzialità insite nelle cosiddette ICT (Information and Communication Technology).  In questo ambito, una delle sfide più importanti e più urgenti, di cui gli Stati membri si sono fatti carico, riguarda il mercato digitale unico, anche se questo costituisce solo il primo passo verso l’attuazione dell’agenda, fondata su sette “pilastri” fondamentali e su ben cento azioni pratiche necessarie a far sì che venga completamente attuata. Ecco dunque che, con l’avvicinarsi del semestre italiano, l’agenda digitale si trasforma in un’occasione da cogliere per porsi finalmente in prima linea sull’argomento e fornire un orientamento incisivo per il lavoro futuro dell’Ue nei prossimi cinque anni.

Le aspettative nei confronti del governo Renzi su questo tema sono senza dubbio alte, specie se si considera il ruolo di primo piano che il nostro primo ministro ha da sempre assegnato, sin dalla campagna elettorale, allo sviluppo delle ICT e all’avanzamento dello stato dei lavori dell’agenda digitale.
Per il momento, i presupposti sembrano essere buoni. Solo pochi, giorni fa a Bruxelles, in occasione del Consiglio europeo Renzi ha infatti annunciato: «Sarà un inizio di semestre di presidenza italiana scoppiettante», sottolineando «l’importanza di usare il semestre Ue anche con sfide innovative».
Sembra infatti che il premier voglia tenere sotto diretto controllo tutte le questioni relative alle politiche per l’innovazione, probabilmente sostenuto da una squadra di esperti del settore. Secondo quanto emerso sul Corriere delle Comunicazioni, lo stesso Francesco Caio (Commissario uscente per l’attuazione dell’agenda digitale, nominato dal precedente governo) avrebbe dichiarato di aver ricevuto da Renzi «una richiesta per un briefing sul dossier della rete e sull’agenda digitale che speriamo di poter organizzare entro fine mese».

Appaiono poi piuttosto rilevanti alcune tappe del semestre che il presidente del Consiglio ha recentemente confermato: dal vertice con i paesi dell’Asia che si svolgerà nella Milano dell’Expo 2015 (già fissato dal governo Letta) a quello sulla disoccupazione a Torino «città che – ha spiegato il premier –  nel rapporto fra occupazione e innovazione è una metafora del Paese». Infine, proprio in materia di innovazione, Renzi ha annunciato di aver previsto, il prossimo luglio a Venezia, un vertice non formale, «un importante appuntamento sull’agenda digitale immaginando di arrivarci con un lavoro ancora più approfondito dal nostro governo, perché gran parte della competitività del sistema deriva anche da questo».

Valentina Ferraro

Foto © European Community, 2014

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Valentina Ferraro
Laureata in letteratura contemporanea, ha lavorato per diversi anni come editor per una casa editrice romana, per poi avvicinarsi alla sua più grande passione: la scrittura, intesa come mezzo di comunicazione a 360 gradi. Ha iniziato scrivendo di cinema e cultura per diverse testate sia online che cartacee (fra queste, “Il quotidiano della Sera” e il settimanale “Il Punto”). Dopo il primo viaggio a Bruxelles, nel 2014, ha scoperto un forte interesse per l’Unione europea, iniziando così ad approfondire le tematiche relative all’Ue. La spiccata curiosità per l’universo della “comunicazione 2.0” l’ha portata a mettersi alla prova anche come blogger. Di recente la scrittura ha incontrato un’altra sua grande passione: l’enogastronomia.

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