Sarà Federica Mogherini l’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza

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Il premier italiano Renzi la spunta nel braccio di ferro sulle nomine dell’esecutivo europeo. Determinante l’esigua rappresentanza femminile nella costituente Commissione Juncker e la classe ’73 della candidata

«Abbiamo di fronte sfide enormi»: con questa frase l’attuale ministro italiano degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale si è presentata subito dopo la nomina ad Alto rappresentante per la politica estera europea. Con la decisione EUCO 146/14 il Consiglio europeo ha nominato, con l’accordo del presidente eletto della Commissione Jean Claude Juncker, Federica Mogherini Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza per il periodo che va dalla scadenza dell’attuale mandato della Commissione (Barroso) fino al 31 ottobre 2019.

La nuova responsabile della politica estera si trova a Milano per la riunione informale dei 28 ministri degli Affari esteri dell’Ue (Gymnich), nell’ambito del semestre di presidenza italiana del Consiglio dell’Unione europea. Alla fine colei che doveva essere secondo voci di corridoio ed esimi giornali troppo giovane, troppo inesperta, poco carismatica, poco autorevole ha avuto il posto pervicacemente voluto e richiesto dal presidente del Consiglio italiano Matteo Renzi.

Poco male per una donna tosta e volitiva come lei, che si occupa di politica internazionale fin da quando, neolaureata (in scienze politiche), aveva avuto come prima nomina quella di responsabile esteri della Sinistra giovanile. Poi a seguire le nomine a vicepresidente della Ecosy e dello European Youth Forum, responsabile delle relazioni internazionali dei DS, poi delle politiche europee della segreteria del Pd, membro della delegazione italiana all’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa e infine (2013) presidente della delegazione italiana all’Assemblea Parlamentare della Nato.

Certo l’avvio non sarà semplice: sul tavolo di Lady Pesc (Politica estera e sicurezza comune) ci sono le questioni Siria, Iraq e soprattutto Ucraina. Tre teatri di guerra a dir poco complicati, in cui l’Europa giocherà un ruolo di primo piano. Dovrà dimostrare di essere in grado di offrire una visione unitaria della politica estera europea, anche per evitare che si continui a pensare che la figura dell’Alto rappresentate sia di fatto solo simbolica.

Elodie Dubois

Foto © European Community, 2014

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Elodie Dubois
Francese, innamorata dell'ambiente e dell'Italia. Sempre attenta alle tematiche che riguardano la lotta all'effetto serra e la riduzione dell'inquinamento, contribuisce con la sua esperienza a Strasburgo e a Bruxelles alla realizzazione di una buona Euro...comunicazione!

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