Il vicepresidente della Commissone europea, in questi giorni in Italia, illustra il nuovo Fondo sugli investimenti di Juncker. E promuove il Jobs Act di Renzi
«Tutte le riforme del governo italiano sono giuste e importanti e aumenteranno la competitività». Con questa dichiarazione, Jyrki Katainen, vicepresidente della Commissione europea, sembra promuovere senza riserve il piano di riforme messo in atto dal governo Renzi. Katainen, intervenuto ieri alle commissioni riunite Bilancio, Attività produttive, Lavoro e Politiche Ue di Camera e Senato, ha elogiato in particolar modo il Jobs Act, sostenendo che esso «aiuterà le assunzioni ed è più equo rispetto ai giovani».
«La maggior parte delle “medicine” che devono essere prese per creare lavoro – ha poi spiegato il vicepresidente – sono nelle disponibilità degli Stati membri». Riguardo il problema dell’elevata pressione fiscale delle imprese italiane, Katainen ha affermato che si tratta di «un tipico problema che è nelle mani dei politici italiani». «L’Ue – ha spiegato – non ha competenza in materia fiscale. Molte questioni relative alla competitività sono di competenza dei legislatori nazionali».
Il vicepresidente della Commissione europea si trova in questi giorni in Italia, dove incontrerà non soltato esponenti del governo (fra i quali il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan), ma anche rappresentanti di associazioni di imprenditori ed esponenti dei sindacati, e molto probabilmente anche il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi.
Principale scopo della visita di Katainen è quello di illustrare il nuovo Fondo messo a punto dalla Commissione Juncker per rilanciare gli investimenti. Stiamo parlando dell’EFSI (European Fund for Strategic Investment), che prevede una dotazione iniziale di 21 miliardi di euro, provenienti in parte dalla Bei (Banca europea degli investimenti) e in parte dal bilancio dell’Unione. Da questi 21 miliardi si conta tuttavia di arrivare a 315, facendo leva proprio sui capitali privati.
Katainen ha infatti dichiarato che è intenzione dell’Unione europea dare «massima priorità» al rilancio degli investimenti. «Abbiamo tutti disperatamente bisogno di crescita economica» ha spiegato il vicepresidente, sottolineando poi che «il motore sono gli investimenti e tutti i Paesi soffrono di una carenza di investimenti». Parlando del nostro Paese, Katainen ha inoltre affermato che «è possibile che l’Italia possa sfruttare la nuova clausola sulla flessibilità sui conti della Ue» anche se sarà necessario attendere prima le previsioni di primavera.
Il vicepresidente, in occasione della sua audizione a Roma, ha anche affermato che attualmente in Europa c’è «tanta liquidità e capitali privati», per questo una delle priorità dell’Ue sarà proprio far muovere questi capitali, e fare in modo che «producano investimenti».
Relativamente al piano per gli investimenti, Katainen ha infine spiegato che si tratta di «un triangolo con tre componenti: finanziamento del rischio, procedura per selezionare buoni progetti privati e mercato unico», annunicando anche che la «selezione dei progetti e il nuovo fondo» saranno probabilmente pronti già «a partire da giugno».
Valentina Ferraro
Photo © European Union 2014