EURO 2020 la sfida della UEFA

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EURO 2020 la sfida della UEFA

Il governo del calcio europeo si trova davanti alla sua scelta più difficile, pronto a fare tutto il possibile per garantire la sicurezza di tutti

EURO 2020 è la vera sfida per la UEFA: nelle settimane precedenti la UEFA si è riunita con le 12 federazioni organizzatrici di EURO2020. Durante il meeting, la UEFA ha confermato il suo impegno a voler organizzare il campionato europeo non solo secondo il calendario già stabilito (11 giugno – 11 luglio 2021), ma anche mantenendo invariato il format itinerante delle 12 città ospitanti. Tuttavia, considerata l’emergenza causata dalla pandemia di Covid-19, tutti gli attori coinvolti sono consapevoli che serve una certa flessibilità per le decisioni che riguardano la programmazione della competizione.

La pandemia, l’anno scorso ha già causato la posticipazione non solo degli europei di calcio per prima volta, ma anche delle Olimpiadi del 2020. Con la diffusione dei vaccini e profilassi Anti-Covid, ci si aspetta un miglioramento della situazione da qui a giugno 2021. Circostanze che tuttavia possono essere ancora imprevedibili. Per questo motivo, le scadenze per la consegna dei piani di gestione dei flussi di tifosi e ospiti sono posticipate ad aprile.

Il calendario delle partite 2021

EURO 2020 la sfida UEFA

Questo sarà il primo campionato europeo itinerante. Il 19 settembre 2014, la UEFA ha reso noto le tredici città selezionate: Copenaghen, Bucarest, Amsterdam, Dublino, Bilbao, Budapest, Glasgow, Bruxelles, Baku, Roma, Monaco di Baviera, San Pietroburgo e Londra. Tutte le città con l’eccezione di Londra, dove si disputeranno più partite a causa dell’esclusione di Bruxelles, ospiteranno ciascuna quattro partite. La fase dei gironi sarà caratterizzata da 3 giornate, successivamente ci saranno ottavi, quarti, semifinali e finale a Londra. La partita inaugurale invece si terrà allo Stadio Olimpico di Roma.

Biglietti e rimborsi

UEFA EURO 2020 è una sfida anche per i biglietti, inizialmente prevista dal 12 giugno al 12 luglio 2020 posticipata a 11 giugno11 luglio 2021. La vendita dei biglietti era già cominciata da giugno del 2019 e l’improvvisa posticipazione ha lasciato nel dubbio molti acquirenti. La UEFA sin dall’inizio si è attivata assicurando e avvisando tutti gli acquirenti. Mettendo a disposizione strumenti per permettere il rimborso per intero a chi aveva acquistato il biglietto e i pacchetti, ma che non può partecipare all’edizione del 2021. Inoltre, ha aggiornato i termini e condizioni di emissione dei biglietti tenendo conto dell’eventuale impatto che le misure Anti-Covid potranno avere sullo svolgimento delle partite. Il tutto attraverso i loro siti web con procedure chiare di assistenza e supporto.

Perché continuerà a chiamarsi EURO 2020 anche nel 2021

EURO 2020 il motivo del nome

Il Comitato Esecutivo della UEFA diffuse in una nota l’esito della riunione svoltasi il 23 Aprile 2020, dopo un’accurata analisi e un confronto coi partner. Nella nota è spiegato per quanto riguarda il nome, che l’obiettivo del torneo è quello di festeggiare il 60° anniversario dei Campionati Europei (1960-2020) e di ricordare come l’intera casa del calcio europea si sia unita contro la sfida del Covid-19. EURO 2020 rappresenta la sfida UEFA dinanzi al Mondo, inoltre nella nota è precisato – «È una scelta in linea con l’impegno della UEFA di rendere EURO 2020 sostenibile e non generare sprechi. Tanto materiale brandizzato era stato già prodotto quando il torneo è stato posticipato. Un cambio del nome dell’evento avrebbe portato alla distruzione di quei materiali e a un’ulteriore produzione degli stessi».

Il percorso del campionato e il ruolo dell’Italia

EURO 2020 Roma ruolo chiave

Il progetto di un Europeo per l’Europa (“Euro for Europe”) ha la sua origine nel dicembre 2012. L’artefice della proposta fu Michel Platini (presidente di allora) approvata dall’Esecutivo UEFA a Londra. Nell’aprile 2013 è stato comunicato alle Federazioni l’invito a presentare il dossier. Il 25 aprile 2014 sono state 19 le città che hanno consegnato la propria candidatura alla UEFA. Il 10 settembre 2014 dopo la valutazione tecnica della UEFA sono state comunicate le città che si sono aggiudicate le partite. L’Italia presentò la propria candidatura il 24 aprile 2014 con un dettagliato dossier di oltre 200 pagine. Dopo l’assegnazione il 7 dicembre 2017 è riuscita addirittura a ottenere l’assegnazione della gara inaugurale del 11 giugno che sarà ItaliaTurchia alle 21.00 (ora Italiana).

Le parole del presidente Aleksander Čeferin

L'impegno UEFA per EURO 2020

Il numero uno della Federazione europea recentemente ha dichiarato «La UEFA è impegnata a organizzare EURO 2020 nelle 12 città inizialmente previste. EURO è la competizione di punta per il calcio a livello di squadre nazionali in Europa ed è una fonte vitale di finanziamento per il calcio di base e per lo sviluppo più ampio del calcio».

Aleksander Čeferin aggiunge – «Sono ottimista sul fatto che le cose saranno molto diverse per quanto riguarda il virus man mano che ci avvicineremo al torneo ed è importante dare alle città e ai governi ospitanti tutto il tempo possibile per formulare un quadro accurato di ciò che sarà possibile fare nei mesi di giugno e luglio. I tifosi sono una parte davvero importante di ciò che rende speciale il calcio e questo vale sia per EURO che per qualsiasi altra partita. Dobbiamo concederci il massimo spazio per permettere il loro ritorno negli stadi».

 

James Sekitoleko

Foto © UEFA, UEFA EURO2020

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James Sekitoleko
Cittadino italo-ugandese nato a Roma, Da sempre interessato ai temi della politica, dell’ambiente e soprattutto dell’innovazione digitale che sta cambiando profondamente i modi di vivere nella nostra società. Osservatore attento di Europa ed Unione europea. Persona curiosa a 360 gradi, coinvolto in varie realtà associative.

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