Presidente del Costa Rica e First Lady per la prima volta in Italia

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Gli incontri al Quirinale con Sergio Mattarella e la visita a Papa Francesco in Vaticano. Consolidare la partnership commerciale e l’amicizia fra Paesi per lo sviluppo

Il Presidente della Repubblica del Costa Rica Luis Guillermo Solís Rivera e la First Lady Mercedes Peña Domingo sono arrivati per la prima volta in visita istituzionale in Italia, con lo scopo di rafforzare i legami fra i due Paesi nell’ottica di consolidare la crescita dello Stato centramericano, già fra i più stabili dell’area.

Mercedes Peña Domingo IILAAd aprire la serie di incontri è stata la Peña Domingo, ospite dell’Istituto Italo-Latino Americano (IILA). Il suo intervento ha toccato diversi punti, a partire dallo sviluppo del potere locale in un Paese dove ancora la centralizzazione è fortissima, al 96%, retaggio delle lotte per l’indipendenza in quanto unico modo per potersi affermare. Due le sfide principali, dunque: la riduzione del disequilibrio fra regioni e la definizione di un piano nazionale con misure volte a garantire la crescita del reddito pubblico. Da donna, la Peña Domingo ha posto l’accento sulla scarsa rappresentanza femminile nelle sfere più alte della politica, a differenza delle associazioni per lo sviluppo, dove sono altamente presenti.

Mercedes Peña Domingo IILAAllo stato attuale, il Costa Rica si vuole focalizzare su quattro grandi sfide: crescita economica per superare il potere centrale, con investimenti maggiori nelle zone più deboli, come le aree rurali, di frontiera e costiere, concatenando le econome attraverso piccole e medie imprese o economie solidali. Lotta alla povertà ed esclusione, per creare sviluppo e lavoro: si calcola che oltre 54 mila famiglie vivano in condizioni di povertà estrema. Cambiare la mappa della governance, per generarne nuove e trasformare la società. Protezione dell’ambiente e sviluppo delle comunità vicine ai parchi nazionali, senza escludere così le popolazioni limitrofe alle aree protette.

Il Costa Rica ha già raggiunto importanti traguardi negli ultimi anni, con una crescita economica del 3,7% nel 2015, incremento delle esportazioni anche al di fuori dei settori più tradizionali (prodotti ortofrutticoli), espandendosi nell’aerospaziale, tessile, biomedico e soprattutto nell’energetico. Il 97% dell’elettricità prodotta viene da fonti rinnovabili e si punta a un’industria a zero emissioni entro il 2020. Il Legatum Institute ha piazzato il Costa Rica al trentaquattresimo posto nella graduatoria mondiale per la crescita e prosperità, il terzo fra i Paesi latinoamericani.

Mercedes Peña Domingo IILAPartner fondamentali per mantenere e migliorare i livelli raggiunti sono l’Unione Europea e l’Italia, quarto Paese fra quelli dell’organizzazione continentale per rapporto e cooperazione con i centramericani. Il valore delle esportazioni costaricensi ha sfiorato i 170 milioni di dollari e l’11% delle aziende sono dislocate nel vecchio continente, come la Gualapack, imballaggi, con sede in Italia, la Bekaert, fili di acciaio, in Belgio e la Vitec, industria fotografica in Inghilterra. Anche il turismo è in forte ascesa, degli oltre 2,5 milioni di visitatori, 400 mila vengono dall’Unione Europea.

Luis Guillermo Solís Rivera Dopo la firma nel giugno 2012 dell’accordo di associazione Ue-America Centrale, gli scambi tra le due regioni sono arrivate già in un solo anno intorno ai 12 miliardi di euro. L’Italia è tra i sostenitori dell’ingresso del Costa Rica nell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse), il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha ricordato l’importanza del rispetto dei diritti umani e del diritto internazionale, con un occhio di riguardo alle fasce di popolazione più vulnerabili per l’attuazione delle riforme future.

In questo contesto si sono inseriti i vertici del presidente Solís Rivera con gli investitori italiani presso UnionCamere, organizzato dall’agenzia specializzata nel servizio protocollare e organizzativo per gli Enti diplomatici in Italia Easy Diplomacy e quello successivo con il Capo di Stato italiano Sergio Mattarella. I due omologhi hanno avuto occasione di rinnovare il rapporto di amicizia e collaborazione fra i due Paesi, fondamentali per continuare il percorso di sviluppo.

Luis Guillermo Solís Rivera A marzo sono stati siglati degli accordi bilaterali, in tema di assistenza giudiziaria in materia penale, ambiente e cambiamenti climatici, cooperazione culturale, scientifica e tecnologica, scambio informazioni nella lotta all’evasione fiscale, sulla cui effettività bisognerà lavorare con impegno. Oltre questo, il confronto fra capi di Stato ha riguardato problematiche calde come il contrasto al terrorismo internazionale, alla povertà e la gestione dei flussi migratori, che coinvolgono tutti gli attori planetari, nessuno escluso.

Luis Guillermo Solís Rivera e Papa FrancescoSolís Rivera e Peña Domingo, con la piccola figlia Ines di 9 anni, sono infine stati ricevuti da papa Francesco per un’udienza privata di una ventina di minuti. Il Capo di Stato costaricense ha donato al pontefice due xilografie di realizzazione indigena e un soprammobile dalle sembianze di un armadillo, sempre di artigianato locale, regali pensati appositamente per il Santo Padre così attento alle tematiche ambientali e che ha ricambiato con un medaglione in bronzo, su cui un ulivo, simbolo di pace, che unisce due rocce divise.

La già solida democrazia del Costa Rica non potrà prescindere da importanti e duraturi legami di amicizia, sia economica che basata sulla condivisione di valori fondamentali.

Raisa Ambros

Foto © www.elpais.cr; Crhoy.com; www.quirinale.it

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Raisa Ambros
Giornalista pubblicista specializzata in geopolitica, migrazioni, intercultura e politiche sociali. Vive tra l’Italia e l’Inghilterra. Sceneggiatrice, autrice televisiva e conduttrice di programmi TV con un’esperienza decennale in televisione, Raisa è stata parte del team di docenti nel corso di giornalismo “Infomigranti” a Piuculture, il settimanale dove ha pubblicato e svolto volontariato di traduzione. Parla cinque lingue e viene spesso invitata nelle conferenze come relatrice sulle politiche di integrazione.

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